Il Museo urbano diffuso è un museo a cielo aperto, che mette in luce frammenti di storia racchiusi in una porzione di città, per offrirli non solo a chi ha memoria del suo passato, ma anche e soprattutto a coloro che per età e provenienza non ne hanno, così da accendere un ricordo e dargli continuità nel presente e nel futuro.
Con questo auspicio è nato un Museo urbano diffuso nel quartiere di Città Studi (Municipio 3), precisamente nelle adiacenze di via Valvassori Peroni, dove nei primi mesi del 1950 è stato girato il film “Miracolo a Milano”, realizzato da Vittorio De Sica su sceneggiatura di Cesare Zavattini, la cui prima milanese fu il 7 febbraio 1951.
Il Museo urbano diffuso già comprende un giardino pubblico intitolato a Cesare Zavattini, autore del soggetto del film, e un murale sulla facciata dell’auditorium dell’Università Statale, in via Valvassori Peroni 21, nel luogo dove era collocata la celebre baraccopoli al centro del film, simbolo della crisi economica del dopoguerra e della dura vita di moltissime persone rimaste senza casa e costrette in una condizione di povertà.

Continuando con la scoperta e la diffusione della storia di questo capolavoro cinematografico, sono stati posti due nuovi tasselli di questo mosaico: l’intitolazione del nuovo Giardino Anna Carena (1899-1988), attrice nel film “Miracolo a Milano”, all’angolo tra via Camillo Golgi e via Bernardo Ugo Secondo, e una mostra di foto di Mario De Biasi in bianco e nero, originali e inedite, presso la Biblioteca comunale di via Valvassori Peroni. De Biasi, allora giovane fotografo amatoriale, si aggirava incuriosito sul set del film, attratto dalla potenza comunicativa di quelle case diroccate che formavano la baraccopoli nella zona di via Marescalchi, scelta da Vittorio De Sica.
L’articolo originale firmato da Anna Carena e pubblicato su “Illustrazione Ticinese” il 17 febbraio 1951.
Sempre in Biblioteca, accanto all’ingresso principale, è anche affissa la riproduzione dei disegni a china di Gino Bozzetti sul set di Lambrate e le illustrazioni originali di Giuseppe Corti, preparatorie al disegno in grande formato del villaggio dei barboni.
