Milano sappiamo che è una meta molto ambita anche per chi ha bisogno di cure mediche specifiche. Fondamentale per risolvere il bisogno di casa per chi si reca in città per motivi di salute è il ruolo di enti, fondazioni e associazioni che intervengono con progetti specifici.
«Non c’è la bacchetta magica: la costruzione della comunità è fatta dell’impegno collettivo e di tante piccole cose. Milano ha la capacità di mettere assieme tutti al lavoro ed è una capacità unica. Tutte le volte che siamo chiamati a cambiare, a lavorare insieme, diamo il nostro meglio. Abbiamo qualità e difetti, come tutti, ma non perdiamo mai occasione di dimostrare la nostra solidarietà», ha detto il sindaco Giuseppe Sala all’inaugurazione di Casa Frizzi, nel marzo scorso, voluta dall’Unitalsi nel quartiere di Lambrate, nel Municipio 3. La Casa nasce nel contesto del Progetto dei Piccoli, in sinergia con la Bcc e con il contributo significativo di privati e della Diocesi. Sorta dall’ex oratorio dell’antico santuario della Madonna delle Grazie all’Ortica, è ora pronta ad accogliere nei 250 mq completamente ristrutturati famiglie con bambini in cura a Milano. Spiega bene l’Arcivescovo Mario Delpini: «Non possiamo risolvere tutti i problemi del mondo, ma possiamo tenere pulito il nostro metro quadro e seminare quel bene che porta frutto. “Casa Frizzi” non risolverà tutti i problemi dei bambini malati e dei loro familiari, ma dimostra che si è realizzato un sogno nel cuore della città, un sogno realizzabile, non una fantasia utopica, ma la possibilità di essere un seme perché anche un bambino che piange possa diventare una promessa, anche un bambino malato possa sorridere».
Un altro esempio virtuoso, che risponde al bisogno di alloggio per chi sceglie di curarsi a Milano, è la Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald Italia, espressione locale di un’organizzazione non profit internazionale che, dal 1974, è al fianco delle famiglie che vivono la drammatica esperienza dell’ospedalizzazione di un figlio, supportandole affinché possano accedere alle cure ospedaliere necessarie per il loro piccolo anche quando si trovano lontano da casa. Perché una famiglia unita è la prima forma di cura.
Proprio in settimana si è tenuta a Milano la prima serata scaligera di Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald Italia e successiva cena di beneficenza a sostegno della futura Casa Ronald di Milano, oltre 1.000mq in via Bramante 33, nel Municipio 8, che daranno un posto sicuro e protetto alle famiglie fuori sede dei bambini malati in cura presso Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico e l’Ospedale dei Bambini Vittore Buzzi. «È una casa che torna alla città dopo un percorso di riqualificazione di tutto il quartiere di cui fa parte, il quartiere Sarpi-Bramante. Pensiamo che il nostro lavoro di accoglienza non possa essere disgiunto dall’impegno nelle comunità dove operiamo. Questa casa si trova all’interno di un più ampio progetto di housing sociale. I nostri vicini saranno famiglie, giovani e altre organizzazioni del terzo settore, con cui possiamo sin da subito collaborare», spiega Maria Chiara Roti, Direttore generale di Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald Italia ETS.
Questo dimostra l’importanza di «una collaborazione sempre più stretta tra Istituzioni, associazioni e imprese sensibili ai principi di responsabilità sociale per la creazione di un welfare davvero a misura d’uomo – ha detto il Sindaco Sala salutando la serata a sostegno del progetto. E ha aggiunto: – È grazie a iniziative come questa che la città continuerà a rappresentare un modello di efficienza, di umanità e di solidarietà: le doti che rendono grande e coesa la nostra comunità».
