Un piacere e un onore per me intervenire, in rappresentanza dell’Amministrazione, alla cerimonia di commemorazione delle vittime dei lager nazisti presso il Cimitero Monumentale, davanti al Monumento al Deportato e successivamente al Monumento delle Vittime della Shoah, nell’attiguo Cimitero Ebraico, in occasione del 78° anniversario della liberazione di Mauthausen.
Con-memorare vuol dire fare memoria insieme, unirsi per celebrare un ricordo. Certi ricordi vanno ricordati in forma solenne e celebrati come un rito.
Di fronte a questi caduti, noi tutti ci inchiniamo con devoto rispetto. Però non ci accontentiamo di chiudere il ricordo in una sola giornata!
Milano si impegna a tenere viva la memoria attraverso diversi segni presenti nella città e distribuiti sul suo territorio, veri e propri luoghi della Memoria che raccontano la storia e aiutano a non dimenticare:
1. Memoriale della Shoah, luogo simbolo della deportazione delle vittime della Shoah, collocato nella zona sottostante i binari della Stazione Centrale, dove furono caricati su carri bestiame i prigionieri in partenza dalle carceri di San Vittore.
2. Le pietre d’inciampo, un mosaico per la Memoria nelle vie di Milano, un progetto monumentale europeo per tenere viva la Memoria di tutti i deportati nei campi di concentramento e di sterminio nazisti che non hanno fatto ritorno.
3. Luoghi tragici legati agli eventi dello sterminio: come l’Albergo Regina trasformato in quartier generale delle SS il 13 settembre 1943, dove fino all’aprile del 1945 vennero torturati e uccisi ebrei, partigiani e oppositori politici del nazifascismo; la famigerata “Villa Triste”, luogo tragico di tortura usato dai nazifascisti durante gli ultimi anni della Seconda guerra mondiale in via Paolo Uccello 17, in quella che era “Villa Fossati”; il monumento dedicato ai 15 martiri di piazzale Loreto, vittime dell’eccidio nazifascista del 10 agosto 1944; il Carcere di San Vittore, principale luogo di detenzione di ebrei, prigionieri politici, partigiani, scioperanti, poi destinati ai campi di concentramento e di sterminio.
6. La Casa della Memoria inaugurata il 25 aprile 2015 in occasione del 70° Anniversario della Liberazione, dedicata ai valori della democrazia e della libertà, voluta dall’Amministrazione comunale come monumento per omaggiare chi ha lottato contro il nazi-fascismo, le vittime del terrorismo e delle stragi del secondo 1900. Durante tutti i mesi dell’anno propone mostre, conferenze, performance e letture.
7. La piattaforma “MemoMi – La memoria di Milano”, un luogo virtuale che conserva e produce un patrimonio di cultura, esperienze, storia e cronaca che racconta la vita della “città che non c’è più”, utile a integrare la memoria delle nuove genti che popolano la città.
8. La Cittadella degli Archivi, in via Gregorovius 15, che dal 2016 custodisce circa 80 chilometri lineari di documenti, ancora in crescita. Luogo privilegiato per studio, ricerca, consultazione di documenti depositati.
9. Il Giardino dei Giusti presso il Monte Stella, che dal 2003 ricorda tutti coloro che si opposero e si oppongono ai genocidi e ai crimini contro l’umanità, un museo a cielo aperto, che può essere visitato in ogni momento dell’anno.
Perché tanti luoghi diversi? Per dirla con Piero Terracina – superstite dell’Olocausto italiano – per tenere vivo «quel filo che lega il passato al presente e condiziona il futuro: ecco perché è necessario fare memoria del passato, perché quel passato non debba mai più ritornare».
Oggi, in questo luogo sacro, noi ci siamo impegnati a condizionare il futuro chiamando alla responsabilità morale e individuale di affermare la pace e la dignità umana, quella dignità che è stata negata e offesa ai caduti nei lager nazisti: con-memorare vuol dire fare insieme memoria del bene, affinché il male assoluto diventi bene assoluto. Si può sempre scegliere da quale parte della storia stare, anche se può essere scomodo e compromettente.
