Il Rapporto sulla città, giunto quest’anno alla 30esima edizione con un’edizione speciale in house, è un punto di riferimento per la stampa, le istituzioni, le associazioni e i cittadini che vogliono conoscere l’attuale realtà milanese e le sue trasformazioni.
“La Milano che siamo, la Milano che sogniamo” è una lettura della città alla luce dei grandi eventi che hanno segnato gli ultimi anni e che la sfidano a più livelli: la pandemia, la guerra, lo scenario internazionale incandescente, le macro-transizioni (a partire da clima, energia, ambiente), la cultura.
Il Rapporto, però, non si ferma solo ad un’analisi e a una riflessione su come è mutato il legame tra i cittadini e la città, ma evidenzia i processi da attivare per costruire già oggi il futuro di Milano, anche grazie allo sviluppo di nuove forme di comunicazione, di coinvolgimento dei giovani, di cittadinanza attiva, per far leva sui punti di forza della città, sulle risorse del fare ambrosiano che resta il tratto principale del suo Dna. Un fare che è pensare e operare insieme. Pensare e operare perché Milano diventi davvero la città che sogniamo.
Una lettura corale e plurale insieme, un “diario intimo collettivo”, arricchito dagli scatti di Margherita Lazzati che ci accompagna in una Milano contesa tra passato, presente e futuro. Le fotografie aiutano a far sentire la voce dell’Ambrosianeum e la vivacità che lo anima, in una fase di rilancio per la Fondazione stessa, che celebra il suo 75° anno, avendo iniziato le attività nel 1948, in qualche modo “sorella gemella” della Costituzione. Una fase dunque “ri-fondativa”, simboleggiata dai giovani che campeggiano nella I e nella IV di copertina del Rapporto 2022 con le fotografie di Matteo Garzonio.
L’idea di stendere un Rapporto annuale nacque grazie alla volontà del Comitato permanente dell’Ambrosianeum di rispondere a un periodo di crisi della città meneghina. Era infatti il 1990 e affioravano i primi segni di un vuoto ideologico e di un crescente disorientamento, mentre gli spazi urbani erano attraversati da un disagio sempre più tangibile.
Fu così che prese vita il progetto di una pubblicazione annuale, che ai meri dati quantitativi unisse la riflessione e l’approfondimento di esperti. Alla sua realizzazione diedero un contributo determinante l’Istituto di Sociologia dell’Università Cattolica e in particolare il prof. Vincenzo Cesareo.
Due, in particolare, gli elementi innovatori che ne costituiscono ancora oggi i tratti distintivi: la volontà di riflettere “su Milano da Milano”, con l’obiettivo di trovare dentro la città le risorse per un rilancio autentico, e l’attenzione ad unire ai settori portanti dell’indagine – demografia, economia e lavoro, cultura, urbanistica – la registrazione delle maggiori novità nel profilo cittadino. Idea, questa, che prima il sociologo Eugenio Zucchetti, curatore della ricerca sin dalle sue origini, e poi la sociologa Rosangela Lodigiani, che ne ha raccolto il testimone nel 2010, hanno sviluppato negli anni mettendo in rilievo in ogni edizione un tema di particolare urgenza o importanza: dal volontariato alla devianza, dalla terza età alla scuola, dai giovani alla multiculturalità, dall’occupazione al welfare.
Al link è possibile scaricare il volume.