Nell’ambito del progetto “Conosci il tuo quartiere” che ho promosso nella mia scuola con la collaborazione del Municipio 9 e in particolare del collega Giorgio Bettoli, consigliere di Municipio 9 e coordinatore del gruppo di lavoro dedicato alle ricorrenze del centenario degli antichi borghi, ho avuto il piacere di accogliere nella mia classe di quarta liceo Roberto Camagni, primo presidente del primo Consiglio di Zona 9, 30 anni fa vicesindaco del Comune di Milano e nipote dell’ultimo pro-Sindaco del Comune di Niguarda dal 1921 al 1923.
Mi è parso importante far conoscere agli studenti la storia del quartiere di Niguarda, dove sorge la nostra scuola, oggi frequentata da giovani che provengono da famiglie originariamente non milanesi: che aspetto aveva il Comune di Niguarda prima del 1923, prima di diventare parte della città di Milano? Quali passaggi e criteri hanno accompagnato questa unificazione?
Per esempio, ci hanno colpito le motivazioni dell’aggregazione date dai tre amministratori che hanno seguito questo passaggio storico:

Riflettere sulle “sfumature” sottolineate da ciascun esponente politico – rispettare «la volontà dei suoi abitanti», proporre l’aggregazione «sulla base del consenso» (Emilio Caldara, 1917), agire politicamente per «un miglioramento economico per le famiglie di modesto censo» (Luigi Allievi, 1917), piuttosto che imporre quello che è considerato «l’alto grado di civiltà al quale Milano stessa è pervenuta» (Luigi Mangiagalli, 1923) –, aiuta a capire la storia e a scegliere da che parte stare. Non tutte le parti che fanno la storia sono uguali.
Credo sia questo il compito della scuola: crescere cittadini consapevoli. Questa è stata una buona giornata di scuola.