In nome dell’antica amicizia e dei legami economici e culturali che uniscono le due città, essendo Milano gemellata con Francoforte dal 1969, il Consiglio comunale di Milano ha ospitato in videoconferenza Nargess Eskandari Grϋnberg – nata a Teheran e rifugiata in Germania, di origini iraniane, attualmente Vice-Sindaca e commissaria pro-tempore di Francoforte – per un confronto sul difficile momento storico che sta affrontando il popolo iraniano. In Germania vivono attualmente 300mila persone provenienti dall’Iran.
Riecheggiando lo slogan politico “Donna Vita Libertà”, diventato un grido di protesta in tutto il mondo dopo la morte di Mahsa Amini, anche Milano sostiene la battaglia in difesa della democrazia, dei valori e dei diritti delle donne iraniane.
Con la sua voce, l’attivista iraniana ha chiesto di supportare la lotta e di isolare l’Iran sul piano politico ed economico. Accanto alle manifestazioni di solidarietà, pure molto importanti, è utile anche un gesto concreto di sostegno degli oltre 18mila prigionieri, quale l’adozione a distanza di un prigioniero. Ciò permette di mantenere alta l’attenzione sui prigionieri, di cui molti giovani, che vengono torturati, seviziati, violentati nelle carceri iraniane. È necessario mobilitarsi a livello internazionale affinché non cali il silenzio sulle loro storie. Sostenere un prigioniero a distanza significa rafforzare lo sguardo e l’attenzione di fronte alle autorità iraniane, interloquire col Consolato e chiedere informazioni sulle condizioni di salute del prigioniero, esigere un processo giusto e lavorare per i suoi diritti e la sua libertà.
Quest’idea va da noi accolta ed elaborata, magari coinvolgendo le scuole del territorio: è un percorso forte per sensibilizzare e dare concretezza alle parole.
