Il sindaco Giuseppe Sala ha tenuto una conferenza stampa di presentazione delle responsabilità del Governo Meloni sugli adeguamenti che il Comune di Milano è stato costretto ad effettuare all’interno del suo Bilancio.
La manovra finanziaria approvata dal Governo Meloni ha visto un taglio molto forte dei supporti destinati agli enti locali, a fronte di una situazione contingente molto delicata e complessa per i problemi legati al comparto dell’energia, dei trasporti e all’ambito educativo in particolare.
Esiste una collaborazione tra l’Agenzia delle Entrate e tutti i comuni, per cui sono resi disponibili i dati relativi alla dichiarazione dei redditi. Ebbene, la somma delle imposte lorde che provengono da Milano e che arrivano a Roma corrisponde a 19 miliardi e 200 milioni per il 2019. La domanda che ci poniamo, dunque è: il Governo ha intenzione di valorizzare questo nostro territorio e gli sforzi che sta facendo a vantaggio di tutto il Paese?
A fronte di 41 milioni di trasferimenti statali e regionali in meno (nel 2022 erano 668 milioni, nel 2023 saranno 627 milioni), la scelta dell’Amministrazione è stata difendere il perimetro dei servizi obbligatori per legge e quelli giudicati essenziali per la Città, cercando di lavorare in un secondo tempo sul finanziamento di altri servizi importanti (come la gestione dei Campi estivi e delle Case vacanze).
La situazione per il 2023 è questa: il Comune presenta un Bilancio complessivamente anche superiore agli anni precedenti: 3 miliardi 594 milioni per il 2023 (nel 2022 era di 3 miliardi 572 milioni; nel 2017 era di 3 miliardi e 346 milioni). Tuttavia, deve fare i conti con una crescita di alcune spese importanti: il caro energia1 e la gestione della nuova linea metropolitana M42.
L’ultima manovra di Bilancio del Governo ammonta a 35 miliardi di cui 21 miliardi contro il caro energia, con copertura solo fino a fine marzo (!). Nessuno dei 37 emendamenti specifici presentati dai parlamentari lombardi del Pd è stato accolto (ben 13 di questi emendamenti riguardavano l’ambito dell’educazione, uno in particoalre le Case vacanza). Presto verrà discusso a Roma un nuovo Decreto Aiuti. Auspichiamo che vengano previsti e inseriti finanziamenti per coprire alcune spese che, se non trovano copertura entro aprile, non potranno più essere spesate.
La richiesta del Sindaco al premier Giorgia Meloni è dunque di destinare fondi aggiuntivi per il bilancio di palazzo Marino per non dover arrivare a tagliare i servizi essenziali, tra cui il trasporto pubblico e servizi che agevolerebbero le famiglie.
1. A preventivo quest’anno spenderemo 27 milioni di euro in più di energia, contro 9,5 milioni di contributi da parte del Governo (nel 2022 a consuntivo i dati riportavano un extra costo di 70 milioni di euro, a fronte di contributi vari di 27 milioni da parte del Governo: la differenza è stata dunque pagata dai cittadini milanesi). Nonostante ciò nel 2022 avevamo chiuso in pareggio applicando 260 milioni di avanzo: il 10% del Bilancio è stato coperto nelle fasi di assestamento con i risparmi degli anni precedenti.
2. La nuova linea Blu ha quest’anno la sua prima vera manifestazione economica per 42,5 milioni di euro. In prospettiva, il canone di M4 nel 2025 varrà 100 milioni di euro. Si tratta dunque di un tema strutturale che va affrontato fin da subito in maniera adeguata.