Ininterrottamente ogni anno, a partire dal lontano gennaio 1578, le istituzioni civili della città di Milano partecipano alle celebrazioni in onore di San Sebastiano insieme alla Polizia Locale con il suo Comandante, giacché san Sebastiano è il Patrono del Corpo.
Nell’anno 1576, i milanesi si affidarono a questo santo martire nativo di Milano, affinché li liberasse dalla peste. Al termine dell’epidemia, come adempimento al voto, lo proclamarono loro Patrono ed eressero il Civico Tempio di San Sebastiano in via Torino 28, assumendo l’impegno di onorarlo annualmente con una solenne liturgia.
L’edificio è unico a Milano per diversi aspetti. È l’unica chiesa cittadina a forma perfettamente cilindrica a cupola, dall’invenzione del progettista Pellegrino Tebaldi che forse, nell’immaginare l’edificio, fu condizionato anche dagli spazi ridotti a disposizione. Ed è l’unica chiesa di proprietà dell’Amministrazione comunale, da qui il nome di Civico tempio.
Con il via libera della Soprintendenza, oggi sono in corso importanti lavori di restauro conservativo per i fregi e gli affreschi, che al termine della celbrazione abbiamo potuto visitare, salendo 50 metri accompagnati dall’architetto Mariani dell’Area Cultura del Comune di Milano. Gli interventi di restauro e conservazione degli elementi interni del bene storico-monumentale sono stati decisi dall’Area tecnica del Comune dopo un attento lavoro di indagine e osservazione. All’interno della chiesa, infatti, sono presenti intonaci dipinti, decorazioni in foglia d’oro, vetrate. Le vele della volta a cupola ospitano affreschi ottocenteschi.
Nel dettaglio si sta intervenendo per pulire le superfici, consolidare i materiali per evitare distacchi e deterioramento, ripristinare eventuali mancanze materiche o pittoriche.
L’importo delle opere è di circa 800mila euro e i lavori termineranno entro l’inizio dell’estate.