Il futuro dello stadio di San Siro è una vicenda complessa, che si trascina da diversi anni e vede schieramenti opposti in ogni parte politica.
In oltre tre anni di dibattiti, abbiamo dovuto constatare che l’opzione delle squadre non è mai stata considerare la ristrutturazione di San Siro, bensì la costruzione di un nuovo stadio, a costo di uscire fuori dai confini cittadini.
All’interno del Consiglio comunale, abbiamo dunque sempre cercato di scongiurare il pericolo che l’area dell’attuale stadio venisse abbandonata a se stessa, per evitare di dover gestire un colosso oneroso e inutilizzato, e abbiamo conseguentemente cercato una soluzione con le squadre.
Con due ordini del giorno presentati dal Partito Democratico (ottobre 2019 e dicembre 2022), abbiamo posto precisi paletti ad Inter e Milan. In particolare con l’ultimo, votato nella seduta del 22 dicembre 2022, abbiamo chiesto di:
– abbassare le mire speculative delle squadre, facendo valere gli indici ordinari del PGT;
– elevare l’impegno finanziario per ulteriori opere di finalità pubblica o di interesse generale per la città e il quartiere, con un investimento di almeno 40 milioni di euro in più per progetti da realizzare nei quartieri limitrofi;
– tutelare l’area e la funzione stadio;
– aumentare la capienza dello stadio prevista assicurando l’accessibilità e garantendo un adeguato numero di posti per le fasce meno abbienti (almeno pari a quello attuale);
– aumentare il verde: dal 18% attuale a un minimo del 50% rispetto al totale dell’area;
– abbiamo dare priorità al raggiungimento della neutralità carbonica e alla minimizzazione dell’impatto ambientale, ad adeguarsi al Piano Aria e Clima del Comune;
– abbiamo preteso più alti standard di sostenibilità ambientale per il cantiere e per l’area complessiva.
Oggi la buona notizia è che la Giunta ha recepito le nostre indicazioni e ha chiesto alle Società di aggiornare lo studio di fattibilità sui punti sopra esposti.
Sul sito del Comune è stato anche pubblicato il Dossier conclusivo del dibattito pubblico. Il documento si compone di due sezioni: una dedicata alla descrizione sintetica dell’andamento del Dibattito pubblico e la seconda, alla valutazione delle osservazioni e dei contributi emersi.