Il Consiglio comunale ha approvato il nuovo Piano di sviluppo del welfare, il documento di programmazione delle politiche sociali cittadine che delinea le strategie e le priorità di intervento dei prossimi anni per affrontare le nuove sfide e i nuovi bisogni.
Si tratta del primo piano post pandemia che ha dunque l’obiettivo di porre le basi per la definizione di un nuovo welfare, più adatto alle esigenze sociali emerse dopo lo shock degli ultimi due anni e per rispondere all’acuirsi delle disuguaglianze.
È frutto di un percorso partecipato iniziato oltre un anno fa, che ha permesso l’incontro e l’ascolto di tutti gli stake holders e successivamente con i nove municipi cittadini, che lo hanno arricchito con le loro sollecitazioni.
Nelle 102 pagine del Piano si parte da un’analisi demografica della popolazione milanese, facendo emergere le tendenze dei prossimi anni e definendo le priorità: welfare territoriale, integrazione sociosanitaria, intercettazione del disagio giovanile, salute mentale, sostegno alla genitorialità, ma anche contrasto alla grave marginalità, politiche di integrazione, tutela dei minori, contrasto alla violenza di genere e alle discriminazioni e tutela dei diritti.
Grazie a più emendamenti del Partito Democratico, anche a mia firma, si pone un’attenzione maggiore alla famiglia, a partire dalla creazione di reti integrate di famiglie, per dar vita a un sistema integrato di politiche familiari realizzato con altri attori già presenti sul territorio, soprattutto per la promozione del benessere di famiglie con difficoltà o di quei nuclei familiari monogenotoriali, sempre più numerosi, nei confronti dei quali può essere più complesso e difficoltoso instaurare un rapporto efficace e proficuo. Su questo tema ho proposto di collocare tali Centri presso gli stabili delle case popolari, laddove è più urgente l’erogazione di servizi di sostegno e accompagnamento e la loro connessione con le scuole del territorio, giacché l’osservatorio scolastico permette di riconoscere le trasformazioni e gli avvenimenti importanti che avvengono in famiglia e dunque di leggerne eventuali difficoltà o bisogni.
Un altro punto di attenzione riguarda il sostegno alle mamme, in particolare alle neo mamme, sin dai primi momenti post-partum, quale sostegno alla genitorialità, per supportare – anche in collaborazione con il sistema sanitario – il consolidarsi di un nuovo equilibrio della donna e della famiglia nella sua interezza.