Il Comune di Milano ha pubblicato il bando contributi per sostituire i veicoli inquinanti: fino al 19 settembre chi risiede a Milano potrà presentare la domanda di contributo per l’acquisto di un veicolo a basso impatto ambientale a fronte della rottamazione di un mezzo inquinante. Il totale dei fondi messi a disposizione da Palazzo Marino è di 3 milioni di euro. Rispetto al bando del 2021, le linee guida per i residenti sono state modificate con l’obiettivo di aumentare la platea dei beneficiari, con particolare attenzione ai nuclei meno abbienti.
Si ricorda che il prossimo 1° ottobre è prevista l’entrata in vigore dei divieti di accesso in Area C per i veicoli trasporto persone Euro 2 benzina, Euro 3 e 4 diesel con FAP di serie, Euro 0, 1, 2, 3 e 4 diesel con FAP after-market installato entro il dicembre 2018 e con classe di adeguamento (riportata sulla carta di circolazione) per la massa di particolato pari almeno ad Euro 4 e gli Euro 5 diesel.
Per quanto riguarda invece Area B, dal prossimo 1° ottobre scatteranno i divieti di circolazione per auto Euro 2 a benzina, Euro 4 diesel senza FAP, Euro 3 e 4 diesel con FAP di serie, Euro 0, 1, 2, 3, 4 diesel con FAP after-market installato entro 31/12/2018 e con classe massa particolato pari almeno a Euro 4, Euro 4 e Euro 5 diesel.
I veicoli diesel Euro 4 e 5 e i veicoli alimentati a benzina Euro 2 potranno circolare in Area B aderendo al progetto integrato MoVe-In*/Area B. In alternativa potranno usufruire della deroga dei 50 giorni di accesso, anche non consecutivi, nel periodo compreso tra la data del primo accesso avvenuto e la data del 30 settembre 2023. Il divieto di circolazione per queste tipologie di veicoli è previsto dalle 7:30 alle 19:30 nei giorni feriali dal lunedì al venerdì.
*MoVe-In (MOnitoraggio dei VEicoli INquinanti) è un servizio che promuove modalità innovative per il controllo delle emissioni degli autoveicoli più inquinanti. Con MoVe-In il veicolo che ha limiti di circolazione potrà circolare senza blocchi orari o giornalieri, ma rispettando solo un tetto massimo di percorrenza chilometrica annuale, calcolato in base alla tipologia e alla classe ambientale del veicolo.
Le parole ambiente e clima sono presenti in tutti i programmi dei partiti e delle coalizioni che si presentano alle prossime elezioni. Ma pochi affrontano il tema della transizione ecologica e propongono soluzioni concrete.
In particolare, il Partito democratico spiega che il proprio «piano per la transizione ecologica si prospetta tanto come nuova politica industriale quanto come nuove politiche pubbliche di welfare». Mi sembra importante tenere uniti i due aspetti, perché per portare avanti le istanze ambientali si dovrà intervenire sull’economia, con politiche di riqualificazione dei lavoratori, con conseguenze non indolori sul piano sociale.
Tra gli altri, ho trovato interessante la proposta concreta di «un nuovo contratto “luce sociale” per le famiglie con redditi medi e bassi. Si tratta di un contratto di fornitura energetica prodotta totalmente da fonti rinnovabili e acquistata direttamente dalla società pubblica Acquirente Unico. Il contratto di acquisto avrà durata decennale e ciò permetterà di ottenere prezzi dell’energia elettrica molto bassi a vantaggio delle famiglie: fino ad un massimo di 1.350 KWh/anno per famiglia (pari al 50% del consumo medio), l’energia elettrica verrà fornita a costo zero, mentre sulla parte di consumo eccedente i prezzi saranno comunque calmierati».
La destra – superata in modo più o meno convinto la fase negazionista che ridicolizzava gli avversari chiamandoli con disprezzo “gretini”, in virtù dell’allarme lanciato da Greta Thunberg – si impegna a rispettare gli impegni internazionali assunti dall’Italia e propone un Piano nazionale di economia circolare che comprenda anche la gestione dei rifiuti, la salvaguardia della qualità delle acque e l’efficientamento della rete idrica. A livello energetico, Salvini dice sì a un ritorno al nucleare, proponendo già di voler aprire una centrale a Milano, nel quartiere di Baggio (Municipio 7).
Ma per tutte queste proposte la destra non specifica i fondi che verranno messi in campo e dove attingerà risorse per realizzarle…
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