La notizia della necessità di abbattere il muro con gli storici dipinti degli anni ’70 per realizzare il nuovo store Esselunga aveva sollevato un’accorata richiesta da parte di residenti, studenti, storici, artisti e istituzioni del Municipio 3, affinché si preservasse questo piccolo angolo di storia nel cuore di Città Studi: i murales di largo Murani, infatti, sono tra i primi comparsi a Milano e rappresentano un capo indiano, una mucca che rimanda alla copertina di un album dei Pink Floyd, Jimi Hendrix con la chitarra e il simbolo del Sole che ride, pressoché sconosciuto in Italia in quel periodo.
Grazie dunque a questa massiccia mobilitazione del territorio, Esselunga ha accolto la richiesta di eseguire un intervento di risanamento della facciata e successivamente di eseguire un restauro conservativo di questi dipinti che contribuiscono a formare l’identità del quartiere.
«Esselunga è un’azienda del territorio – ha dichiarato Roberto Selva, Chief Marketing & Customer Officer di Esselunga –. Siamo nati a Milano nel 1957 con l’apertura del primo supermercato in Italia in viale Regina Giovanna, proprio nel Municipio 3. Uno dei principi fondanti per l’azienda è la volontà di essere parte integrante della comunità contribuendo a creare valore per il nostro territorio. Abbiamo ascoltato la voce degli abitanti del quartiere e, benché l’edificio di largo Murani non sia di proprietà dell’azienda, abbiamo deciso di sostenere l’onere di straordinarie misure di risanamento che permettano di ottenere le necessarie omologazioni della struttura e al contempo di salvaguardare i murales presenti sulla facciata laterale dell’edificio».
Caterina Antola, presidente del Municipio 3, ha commentato: «Questo risultato è il frutto di un lavoro corale che mostra la maturità e sensibilità di tutti i soggetti coinvolti».