Donna dall’intensa vita spirituale e dal piglio organizzativo, Armida Barelli nasce a Milano il 1° dicembre 1882. Quest’anno ricorre dunque anche il 140° anniversario della sua nascita e coincide con la causa della sua beatificazione.
Fondatrice dei primi circoli della Gioventù femminile di Azione Cattolica, fondò l’Istituto Secolare delle Missionarie della Regalità di Cristo e fu cofondatrice dell’Università Cattolica del Sacro Cuore nel 1921, insieme a padre Agostino Gemelli.
Donna attiva nel mondo ecclesiale tanto quanto in quello laicale, impegnata nell’emancipazione culturale dei giovani e delle giovani donne in particolare, capace di valorizzare le professionalità e la partecipazione a una vita moderna che aveva sempre più bisogno di competenza. Fu in prima linea anche nella lotta per il diritto di voto alle donne e per la loro emancipazione.
Come si legge nella nota del Comitato di beatificazione e canonizzazione della Barelli, essa «ha precorso i tempi contribuendo ad aprire strade nuove per il ruolo della donna nella vita della Chiesa e della società. Docile all’azione dello Spirito Santo, ha saputo affrontare con straordinario coraggio sfide nuove e sostenere opere profetiche che ancora oggi si rivelano ricche di frutti pastorali, sociali e culturali».
Sabato 30 aprile, alle ore 10, nel Duomo di Milano, ci sarà la solenne celebrazione eucaristica per la beatificazione di Armida Barelli assieme a don Mario Ciceri, presieduta dal cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, in rappresentanza del Santo Padre, accompagnata da una diretta su Tv2000.
La memoria liturgica di Armida Barelli ricorrerà annualmente il 19 novembre.
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