Sono circa 7000 i giovani rider che sfrecciano per le strade della nostra città per consegnare in tempi utili aperitivi, cene e dessert. Un piccolo esercito che corre molti rischi e ha poche tutele.
Già nel 2018, il Comune di Milano aveva aperto il primo sportello in Italia dedicato all’ascolto, all’informazione e alla consulenza sui temi della sicurezza stradale e dei diritti del lavoro espressamente dedicato ai “rider” delle piattaforme di food delivery, all’interno degli spazi del Centro Comunale per l’impiego e la formazione di viale D’Annunzio 15.
Oggi, dopo la discussione e l’approvazione in Consiglio comunale di una mozione PD, anche a mia firma, il Comune di Milano farà qualche passo in più verso la tutela dei lavoratori di piattaforme digitali, mettendo a disposizione una serie di servizi atti a tutelare la sicurezza e la dignità del lavoro, anche coinvolgendo altri enti competenti, a partire dai sindacati, dalle stesse società di delivery e da AFOL.
Sarà importante non solo sostenere e mettere in sicurezza il lavoro sfrenato dei ciclofattrini, ma anche valutare come fornire loro strumenti di formazione, di ampliamento delle conoscenze, competenze e capacità, a partire dai diritti fondamentali dei lavoratori. Inoltre, si lavorerà anche per aprire ad occasioni di riqualificazione professionale, affinché questi giovani possano pensare a un futuro lavorativo diverso. Un impegno che l’assessorato al lavoro e quello dedicato alla sicurezza hanno assunto come atto politico.
La città di Milano vuole così lanciare su questo tema un importante appello al Governo e alla Regione e dare un forte segnale di inclusione e innovazione.