Nel panorama terribile e preoccupante di questa guerra insensata, Milano si sta dimostrando una città accogliente, pur con tutti i limiti di un’organizzazione che sta affrontando un’emergenza dopo l’altra.
A Milano sono stabilmente residenti oltre 8.000 ucraini, di cui il 75% donne, e se allarghiamo lo sguardo alla Città metropolitana ne contiamo oltre 22.000. È presumibile pensare che molti metteranno o hanno già messo in moto tutte le energie possibili per realizzare il ricongiungimento coi loro cari, che sono prevalentemente donne e bambini. In effetti, tra le varie forme di accoglienza, la più praticata è l’“accoglienza diffusa”, che prevede che i rifugiati con eventuali figli minori vengano ospitati presso le famiglie milanesi che diano o hanno dato la propria disponibilità in tal senso.
La nostra città si riempirà improvvisamente di bambini: i minori in fuga dall’Ucraina sono infatti quasi la metà dei rifugiati.
Il Comune di Milano ha previsto un Fondo di raccolta donazioni destinate all’accoglienza e al sostegno dei profughi ucraini, in collaborazione con Fondazione di Comunità Milano.
Grazie anche a questi contributi, sarà possibile agevolare l’accesso dei rifugiati minorenni a servizi e diritti essenziali quali l’istruzione e lo svolgimento di attività sportiva. Il Consiglio comunale ha votato infatti un ordine del giorno che prevede di:
– valutare la gratuità per i servizi di Milano Ristorazione per i rifugiati minorenni iscritti a scuola;
– valutare la gratuità per le attività svolte dai rifugiati minorenni presso i concessionari sportivi comunali, con contestuale rimborso ai suddetti concessionari;
– valutare ogni altro tipo di azione che possa agevolare economicamente i rifugiati minorenni nella nostra città a usufruire dei servizi comunali o delle partecipate comunali.