Si sono concluse le Olimpiadi invernali di Pechino con un bel successo degli atleti e soprattutto delle atlete italiane!
Nel corso della cerimonia di chiusura a Pechino, il sindaco di Milano Beppe Sala insieme al sindaco di Cortina d’Ampezzo Gianpietro Ghedina hanno ricevuto in consegna la bandiera olimpica in vista dell’edizione 2026, investendo così in via ufficiale il Comitato organizzatore dei prossimi giochi invernali.
Preparare l’evento olimpico, però, non è solo pensare alle strutture e alle infrastrutture necessarie per realizzarlo. Entrano in gioco persone, risorse e valori diversi: io sono dell’idea che l’evento olimpico avrà successo per la nostra città se riuscirà a lasciare un segno di crescita e consapevolezza per le giovani generazioni. Se saprà promuovere lo sport come occasione di impegno, di aggregazione e inclusione sociale. Se lo sport a Milano sarà possibile per tutti, sul piano vista economico, dell’accessibilità e dell’offerta delle strutture. Se attraverso lo sport e il gioco si riusciranno a creare buone occasioni per stare insieme e convivere con culture diverse. Se chi si impegnerà nel volontariato per l’evento olimpico farà un’esperienza di servizio a favore della comunità che poi rimane come eredità e stile di presenza civica.
E visto che per la prima volta l’evento olimpico è stato assegnato a due città, sarà una bella sfida anche lavorare sul rapporto tra città e montagna, tra i diversi modi di vivere le opportunità sportive, tra le dinamiche locali e globali che interessano a vario titolo le due destinazioni, tra il modo di intendere lo sport e la sua sostenibilità da punti di vista differenti eppure convergenti verso lo stesso scopo.
Questa è la scommessa che attende Milano.
