Il Consiglio comunale approva un Ordine del Giorno del Partito democratico per chiedere azioni urgenti a sostegno della popolazione milanese per fronteggiare l’emergenza pandemica.
La nostra città sta vivendo un momento di difficoltà e il perdurare della pandemia ha fatto emergere sempre di più sentimenti di stanchezza, fatica e preoccupazione. Il Comune di Milano ha sempre dimostrato in tutta questa lunga fase di emergenza Covid 19 grande disponibilità e impegno a colmare i deficit di risposta da parte delle strutture sanitarie.
Per questa ragione vogliamo mettere in evidenza alcune questioni urgenti che devono essere affrontate, chiediamo quindi con urgenza queste misure:
– il Comune sostenga iniziative che favoriscano l’attività diagnostica gratuita o/a prezzi calmierati, mettendo a disposizione luoghi comunali individuati dai municipi e promuovendo forme di collaborazione pro-attiva con associazioni e terzo settore autorizzati a tale attività sanitaria da parte di ATS Milano;
– a richiedere che ATS, potenzi il numero degli hub dedicati allo screening e alla diagnostica, anche coprendo i giorni festivi, mettendo a disposizione spazi comunali dedicati. Si auspica quindi anche un maggiore coinvolgimento delle farmacie, rendendo noti in maniera più trasparente possibile i punti dove si effettuano tamponi gratuiti dando priorità alla fascia 0-15, al personale educativo e scolastico;
– chiedere alle farmacie facenti parte del gruppo “Azienda Farmacie Milanesi S.p.A”, di garantire accesso libero e gratuito all’attività di tracciamento con tamponi, con un’attenzione specifica della fascia infanzia 0-6, creando percorsi a loro dedicati; dando priorità a personale educativo e scolastico nella fascia 0-15;
– chiedere al Governo nazionale di attivare anche la rete di parafarmacie per fornire il servizio di tracciamento e diagnostica tramite tamponi ai cittadini milanesi;
– attivarsi con ATS per promuovere una campagna vaccinale e un open day vaccinale dedicati alla fascia 5-13 anni direttamente nelle scuole che si rendono disponibili allestendo gazebo e moltiplicando i punti di accesso per la vaccinazione sul territorio;
– attivarsi con ATS e Regione per promuovere la possibilità di svolgere tamponi nelle scuole che si rendono disponibili e richiedere l’istituzione di un presidio della salute nelle scuole quantomeno fino al perdurare dell’emergenza pandemica;
– progettare e coordinare una campagna di comunicazione informativa rivolta alle famiglie con bambini sull’importanza della vaccinazione nella fascia di età 5-12;
– agevolare e supportare la distribuzione di DPI, che si dovessero rendere disponibili, attraverso la protezione civile e l’attività dei custodi sociali, dando priorità alle aree della città dove ce ne fosse più necessità.
Certo, a fronte di tutto questo che possiamo gestire a livello locale, sarebbe anche necessaria una revisione dei parametri imposti dal Governo per le quarantene rispetto alla possibilità di frequentare la scuola: non ha senso chiedere ai bambini di vaccinarsi e poi imporre comunque la didattica a distanza…