Il primo sopralluogo del nuovo corso amministrativo si è svolto in un posto che potrebbe diventare simbolo del programma politico e dell’attenzione sociale del nostro mandato, anche in vista delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali 2026. Infatti, l’Accademia Sport Milano è molto più di un semplice luogo in cui praticare uno sport.
L’Accademia è nata col fermo scopo di fare integrazione e di scommettere su chi è in carrozzina, non ci vede o ha disabilità intellettive e relazionali. Per questo, accanto a corsi di scherma olimpica, propone con uguale convinzione, impegno e passione la scherma paralimpica e addirittura la scherma per non vedenti. Come? Naturalmente potenziando quelle abilità che altrimenti sono sottovalutate. Per esempio nella scherma in carrozzina, non potendo utilizzare gli arti inferiori, le carrozzine sono fissate alla pedana di gara e l’atleta deve lavorare sulla propria prontezza di riflessi per parare e portare il colpo, non potendo indietreggiare. Oppure, la scherma per non vedenti è guidata da una linea direttrice sulla pedana che orienta l’atleta verso il proprio avversario con l’aiuto di un segnalatore di suoni differenziato che fa comprendere chi ha portato la stoccata.
Regola d’oro di questo approccio allo sport è, secondo il maestro Lorenzo Radice: «Vinci, senza far male né umiliare l’avversario». Si può chiedere di più a chi pratica sport?
