A fronte dell’aggiornamento delle graduatorie e della messa a disposizione da parte del Comune di ulteriori 1.390 posti per l’infanzia – di cui 187 nei nidi/sezioni primavera e 1.203 nelle scuole primavera e infanzia – per rispondere alla richiesta delle famiglie milanesi e ridurre le liste d’attesa, c’è agitazione tra il personale professionale e educativo, che a vario titolo presta servizio negli Asili Nido, nelle Scuole dell’Infanzia e nei Servizi Integrativi e che ha scioperato per chiedere attenzione a richieste non più prorogabili.
Da parte mia, anche nel mio ruolo di Vicepresidente del Consiglio comunale, ho incontrato e ascoltato le richieste e le criticità esposte: dalla fragilità del contratto per gli educatori di sostegno alla mancanza di strumentazione informatica, dalla mancanza di un percorso e supporto di tipo pedagogico alla necessità di una riorganizzazione del prescuola.
In particolare, nella Lettera indirizzata ai consiglieri da parte delle organizzazioni sindacali si leggono le seguenti richieste:
– aumentare il personale per garantire qualità e sicurezza;
– attivare la ristrutturazione delle sedi per rendere confortevoli le strutture sia d’inverno che d’estate;
– intervenire per difendere la professionalità del personale, per migliorare le retribuzioni e i riconoscimenti economici di tutto il personale;
– inserire nuove dotazioni tecnologiche nelle segreterie e modificare l’organizzazione del lavoro e utilizzare nuove metodologie per ogni attività.
Domande che vengono poste all’Amministrazione comunale, ma che per alcuni versi hanno un rilievo di tipo nazionale (per esempio, per quanto riguarda la modifica dei titoli di accesso alla scuola dell’infanzia) e talvolta soluzioni che vanno cercate a livello regionale, perché Regione Lombardia ha competenza legislativa per la fascia 0-3 anni.
Resto a disposizione e in ascolto di queste richieste per cercare con l’Amministrazione soluzioni che permettano da un lato alle lavoratrici e ai lavoratori di sentirsi valorizzati nel loro ruolo e dall’altro alle famiglie di sapere che i bimbi sono accuditi col massimo dell’attenzione, della qualità e della sicurezza.
