Il Piano urbano della mobilità sostenibile (PUMS) approvato dal Consiglio comunale nel 2018, aveva introdotto misure severe sul fronte degli edifici abbandonati: infatti, per chi lascia stabili in stato di degrado prevedeva la perdita dei diritti volumetrici esistenti e l’assegnazione solo dell’indice di edificabilità unico. Una normativa forte e innovativa contro l’abbandono, che Regione Lombardia aveva cercato di mettere in discussione con una legge poi dichiarata incostituzionale dal Tar.
Per evitare di arrivare a questi eccessi, vogliamo intervenire richiamando l’attenzione delle istituzioni preposte su un edificio abbandonato del Municipio 3. Si tratta dello stabile di via Mangiagalli n. 3, abbandonato dal settembre 2019. Una città con spazi in disuso e dal futuro incerto mette i quartieri in condizioni di triste e progressivo degrado urbano.
Così, a partire dal 30 luglio e fino al 30 ottobre, con Stefania Zazzi e Valerio Pedroni abbiamo organizzato una petizione di sensibilizzazione per il buon uso di questo stabile di Città Studi, con l’intento di farne conoscere la storia al quartiere e di toglierlo dall’anonimato e dall’abbandono. Lo stabile, infatti, era di proprietà dell’ATS fino a due anni fa e auspicavamo che potesse essere destinato a una “Casa della comunità”, ovvero un hub di prossimità per le cure primarie e per i supporti sociali e assistenziali, un luogo di offerta, ma contestualmente di relazione e attenzione a tutte le dimensioni di vita della persona e della comunità. Considerando la capienza e la collocazione dell’edificio, sarebbe stato sede ideale anche per la “Casa delle Associazioni”, ancora assente nel Municipio 3. Invece, abbiamo appreso che è stato venduto da Regione Lombardia, col chiaro intento di centralizzare la sanità negli ospedali più che sul territorio. La nostra proposta mira, innanzitutto, a tenere alta l’attenzione sull’edificio, affinché non lo si lasci degradare e poi, possibilmente, a poterne recuperare la destinazione a nuovi servizi sociosanitari di prioritaria necessità per la cittadinanza e il quartiere. Per raggiungere lo scopo, abbiamo bisogno anche della tua firma e della tua partecipazione!

