Secondo la nostra idea di città, i giovani hanno un ruolo attivo e sono protagonisti del cambiamento che sta accompagnando Milano, non stanno semplicemente a guardare, non ne sono semplicemente fruitori. Di seguito le prime tre idee.
I GIOVANI VANNO ACCOMPAGNATI ALLA GESTIONE DEI BENI COMUNI: se crediamo in loro, dobbiamo avere il coraggio di assegnare loro dei luoghi pubblici (al chiuso o all’aperto: spazi di urbanistica tattica, aree dei parchi, beni confiscati, spazi messi a disposizione dagli enti del terzo settore) perché se ne prendano cura e li facciano fruttare, accompagnandoli all’animazione sociale o addirittura all’imprenditoria sociale (in connessione con le scuole e con i centri educativi).
Favorire tutti i momenti e le opportunità possibili di PARTECIPAZIONE DEI GIOVANI ALLA VITA DELLA CITTÀ, coinvolgendoli in tutti i consessi in cui si decide o si programma e progetta il futuro della comunità e favorendo esperienze emancipative di vita autonoma e comunitaria.
La scuolaInnovare il sistema didattico e educativo che significa:
– supportare le scuole nella transizione verso una “didattica per competenze” di cittadinanza;
– connettere strutturalmente le scuole agli enti del terzo settore e alla società civile per creare in modo diffuso PATTI EDUCATIVI DI COMUNITÀ e sviluppando servizi educativi territoriali.
– aprire le scuole ai territori legandolo allo sviluppo e animazione dei quartieri, dei beni comuni, del mondo del lavoro e dello sviluppo economico e produttivo della città.