Nel suo instancabile impegno per diffondere cultura, anche e soprattutto in periferia, la Fondazione Carlo Perini ha organizzato una mostra documentale e fotografica in presenza (presso la sede di via Aldini 72, Milano) dedicata alle due esposizioni universali ospitate a Milano, rispettivamente nel 1906 e nel 2015.
Parteciparvi è stato come rivivere la bellezza e la festosità suscitate dall’avvenimento, riattraversare le vie colorate dei padiglioni, riassaporare il clima multietnico e multiculturale di quei mesi e respirare l’aria di internazionalizzazione che da quell’evento ha poi contagiato la città negli anni successivi.
Ma il senso di gratitudine per quell’appuntamento, da parte mia, va soprattutto al fatto che ne è scaturito un impegno concreto per la cultura del cibo da parte dell’Amministrazione, che ha preso il nome di Food Policy.
Da allora, con questo impegno Milano
- garantisce l’accesso al cibo sano grazie a 20 filiere corte per gli acquisti delle mense scolastiche; distribuisce frutta nelle scuole a metà mattina; ha ridotto il consumo di carne;
- promuove la sostenibilità delle produzioni grazie all’avvio del Frutteto del Gallaratese e del Food Policy Hot Pot;
- promuove l’educazione alimentare con grande coinvolgimento delle mense scolastiche e l’istituzione del “sacchetto salvamerenda” per combattere
- lotta contro gli sprechi alimentari con la riduzione della tassa dei rifiuti per chi dona cibo, con la creazione di hub di quartiere in tutta la città, con la donazione di cibo avanzato da mense scolastiche e mercati comunali , con criteri circolari nelle gare dei rivenditori automatici;
- promuove la ricerca scientifica nel sistema alimentare, con monitoraggi e studi in ogni azione.
Tutto questo impegno ha portato anche a sostenere il progetto QuBì, la “ricetta contro la povertà infantile” in collaborazione con Fondazione Cariplo.
Fronteggiare la povertà alimentare significa innanzitutto prendersi cura delle persone che manifestano contemporaneamente povertà sociali, economiche, relazionali e culturali e attivare diverse azioni che raccontano l’attenzione a una città e ai suoi tanti bisogni essenziali. Questo impegno fa la differenza nel concreto e rafforza i legami di una comunità.