Accolto dal rettore del Politecnico Ferruccio Resta, il ministro dell’Università e della Ricerca Cristina Messa, il sindaco Sala, il Presidente di Regione Lombardia Fontana, il prefetto Renato Saccone e l’architetto e senatore a vita Renzo Piano, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inaugurato oggi il nuovo campus del Politecnico di Milano progettato da Renzo Piano.
Il Presidente ha sottolineato come questo evento «sottolinea la proiezione verso il futuro in sintonia con il momento che il nostro Paese sta attraversando, un momento di nuovo inizio, non di ritorno alle condizioni precedenti alla pandemia, ma di un inizio su condizioni diverse e nuove, adeguate alla realtà che ci si presenterà in futuro».
Il progetto, con 9.000 mq di spazi verdi, laboratori per l’architettura, aule polifunzionali e spazi per la didattica, va proprio in questa direzione avendo deciso di mettere al centro verde, cultura e formazione universitaria, che auspicabilmente vogliamo che guidino anche la rigenerazione della città di Milano.
Il nuovo campus ha permesso di eliminare spazi privi di identità, utilizzati solo come attraversamento, e di trasformarli in una nuova piazza aperta anche alla città e al quartiere, realizzando un vero e proprio bosco urbano di 8.000 mq e 130 nuovi alberi.
Oltre che della cultura e della formazione, la ripartenza deve tenere conto anche di altre grandi sfide: il problema della «salute del mondo, come la pandemia ha messo in evidenza, non è espresso contenuto diversificato dai confini statuali, e va affrontato in maniera globale e necessariamente integrata». Temi quali il fenomeno migratorio, la lotta alla povertà e lo sviluppo e la sicurezza del digitale «sono tutte sfide imponenti – ha aggiunto Mattarella – che vanno affrontate in maniera collaborativa dalla comunità internazionale e, per quanto ci riguarda, innanzitutto in quell’oasi di pace, democrazie e diritti che è l’Unione Europea».
Successivamente, il Capo dello Stato si è recato in visita alla Fondazione Exodus di don Antonio Mazzi al parco Lambro, dove ha espresso riconoscenza per il terzo settore, «struttura portante del nostro Paese», e rivolgendosi ai ragazzi ospiti della comunità terapeutica, ha detto: «Sapete ragazzi ciascuno di noi nella vita ha un percorso che incontra sempre momenti di speranza, di delusioni, di successi. Quello che va detto è per ciascuno di noi è che non c’è nulla di più bello di un nuovo inizio, che rimette in pista, che rimette in positivo e che rimette in corsa, e quindi auguri ragazzi”. «Ciascuno di noi è unico, ha un valore irripetibile – ha aggiunto il Capo dello Stato – non replicabile da nessun altro, questa unicità piena di valore è quello che abbiamo tutti in comune. E questo è quello che in questa, che è una delle decine case di Exodus, viene messo in evidenza».
