Rivede finalmente la luce il Teatro Lirico di Milano, che verrà inaugurato nel prossimo autunno e sarà dedicato a Giorgio Gaber: un gioiello che rinasce in tutto il suo splendore nel rispetto della lunga storia che ha attraversato e con l’impegno di continuare ad essere per la città un punto di riferimento culturale e artistico sempre più importante.
Chiuso dal 1999, il Lirico torna a vivere grazie al lavoro appassionato e competente dell’ingegner Papetti e dell’architetto Mariani e alla volontà politica degli assessori Carmela Rozza e Gabriele Rabaiotti, prima, e Marco Granelli e Filippo Del Corno, poi, sostenuti da tutta la maggioranza di centrosinistra, che con la Giunta Pisapia decise di mettere 16 milioni di euro per mantenere il Teatro in mani pubbliche. Il cantiere per il restauro conservativo è stato aperto nel 2016 e ha dovuto affrontare molti imprevisti, tra cui la necessaria bonifica dell’amianto: sono stati bonificati ben 1100 mq, con un costo di 750mila euro.
Le soluzioni adottate sono tutte nel rispetto della storia del teatro e in accordo continuo con la Soprintendenza per i beni architettonici e monumentali che ha seguito costantemente i lavori. Si è recuperata l’impostazione architettonica storica dei teatri all’italiana a ferro di cavallo con platea, ordini dei palchi, balconate, finiture, decorazioni, acustica e con un innovativo sistema che consentirà al palcoscenico di allargarsi fino alla platea e l’eliminazione delle barriere architettoniche per avere un teatro accessibile a tutti.
Pregevole anche l’impegno nell’utilizzare gli spazi a disposizione: nei 13mila mq complessivi ci saranno 1517 posti a sedere, più una piccola sala capace di ospitare 99 persone, per momenti laboratoriali legato a musica e o teatro, spazi commerciali e un ristorante panoramico che ne garantisce la sostenibilità economica.
Notevole anche la capacità di valorizzare alcuni elementi originali, quali le luci, i pavimenti, le decorazioni, tutti riportati all’originario splendore.
Oltre all’adeguamento normativo in merito a statico igienico, funzionale, impiantistico, scenografico, prevenzione incendi e rispetto delle norme antisismiche, all’interno del Teatro sono stati realizzati interventi di abbattimento delle barriere architettoniche che permettono di utilizzare gran parte degli spazi del teatro e delle attività commerciali.
La concessione a Stage entertainement è stata determinata a seguito di procedura ad evidenza pubblica. La società assicurerà una programmazione di ampio respiro artistico e culturale, grazie anche ad un approccio integrato e multidisciplinare articolato in concerti di musica classica, jazz e leggera, spettacoli di cabaret, di danza nonché di prosa in chiave moderna e una nuova accessibilità all’opera lirica. La programmazione avrà cura di soddisfare diversi target con offerte “tailored” per le generazioni più giovani, gli studenti e con percorsi dedicati per le persone con disabilità. Si avvarrà dell’impegno di un comitato scientifico e della collaborazione delle migliori istituzioni culturali e di alta formazione della città, nonché dell’ospitalità di formazioni internazionali.
L’intitolazione a Giorgio Gaber, che visse al Lirico il culmine del percorso artistico e le fasi più mature e creative del proprio impegno civico, è nata dagli stessi cittadini milanesi, che l’hanno sostenuta grazie a una petizione popolare, successivamente ratificata dalla Giunta.
Teatro Lirico: Un progetto per Milano, un restauro per il futuro
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