Ai confini del Municipio 2, a pochi metri dal Comune di Sesto San Giovanni, stanno avvenendo i cambiamenti epocali promessi e mai realizzati dalle giunte di centrodestra che si sono susseguite.
Passeggiando per le vie che fino a qualche anno fa non avevano neppure i marciapiedi, si notano i lavori per la nuova metrotranvia 7, la bonifica e la costruzione della scuola media che sarà pronta per l’inizio del nuovo anno scolastico, la realizzazione del secondo lotto del parco, la nuova piscina pubblica, la sistemazione degli incroci Tremelloni, Anassagora, Ponte Nuovo, la realizzazione di una grande rotonda e il nuovo Adriano Community Center, che ha trasformato un luogo abbandonato, più volte oggetto di occupazioni abusive, in un centro di servizi utili al quartiere, permettendo di avviare una narrazione diversa: dall’abbandono alla cura.
Proprio su quest’ultimo si è concentrata l’attenzione del mio Ordine del Giorno, discusso e votato nell’ultimo Consiglio comunale per chiedere nuovi servizi sanitari nel quartiere Adriano-Crescenzago.
All’interno della struttura, che nel 2017 aveva firmato una convenzione col Comune di Milano per la realizzazione di un moderno centro polivalente, sono infatti realizzati:
– una Residenza Sanitaria per Anziani con nucleo specializzato per i malati Alzheimer
– un centro diurno per anziani
– alloggi protetti per anziani, persone con disabilità e giovani coppie
– ambulatori medici
– una caffetteria
– uffici e spazi espositivi che si affacceranno su un’area verde.
Tuttavia, il quartiere è fortemente in crescita e necessita anche di altro. È dunque indispensabile un rafforzamento dei servizi territoriali per venire incontro ai bisogni dei residenti.
Valutando pertanto che all’interno della struttura gestita da Proges vi sono ampi spazi ancora da definire, abbiamo votato di sostenere l’impegno dell’Amministrazione affinché vengano inseriti in spazi separati, che ancora non sono stati destinati ad alcun uso specifico, servizi dedicati alla sanità territoriale per il benessere collettivo, ovvero servizi socio-sanitari di prossimità, a 15 minuti, quali:
– un consultorio pediatrico e familiare
– servizi di neuropsichiatria infantile
– servizi sociali
– servizi preventivi di tutela della salute (quali un ambulatorio vaccinale, uno spazio vaccinale di prossimità)
– eventuali servizi culturali (non solo salute fisica, ma anche cura e benessere), pure considerati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel documento di Ottawa del 1986 tra i prerequisiti necessari ad esercitare il diritto alla salute [magari avviando attività in sintonia con la scuola
