3 dicembre 2020
In collaborazione con ATS, il Comune di Milano ha riaperto “Zumbimbi”, il servizioche accoglie minori e genitori soli con bambini risultati positivi al Covid che non hanno la possibilità di isolarsi nella propria abitazione e attento a garantire ai minori un ambiente accogliente e confortevole per superare l’emergenza sanitaria. Saranno ospitati anche ragazzi segnalati dal Tribunale dei minorenni che vivono o stanno per entrare nelle strutture residenziali socio-educative della città, nel caso fossero positivi ma il loro isolamento non potesse essere garantito.
Per il servizio è stato messo in sicurezza e isolamento un intero piano del residence sociale della cooperativa sociale La cordata di via Zumbini, per un totale di 12 stanze protette, cui si aggiungono quattro camere riservate agli operatori. La struttura potrà accogliere fino a un massimo di 24 minori tra i 6 e i 17 anni, garantendo tutte le procedure di tutela sanitaria sia per gli ospiti sia per gli operatori, educatori e psicologi opportunamente formati. Ad oggi sono 3 i ragazzi ospitati, segnalati dall’Amministrazione. Durante il lockdown di marzo e aprile furono in tutto 36.
Nei mesi scorsi, il Comune aveva già attivato, in collaborazione con ATS, altri siti dedicati all’accoglienza di persone fragili e vulnerabili colpite da Covid, come i disabili accolti in via Pusiano, gli anziani dirottati verso il Covid Hotel del nuovo Adriano Community Center, i senza dimora ospitati in viale Fulvio Testi.
Col progetto “Zumbimbi” il sistema di protezione e si amplia e pone un’attenzione specifica sui minori, garantendo ai più piccoli un ambiente sicuro dal punto di vista sanitario e insieme confortevole e rassicurante.
«Come nello scorso lockdown – spiega il presidente de La cordata, Claudio Bossi – ci siamo messi a disposizione dell’Amministrazione e della città di Milano per riaprire Zumbimbi. Abbiamo una duplice responsabilità, la tutela sanitaria degli ospiti e quella di garantire loro, trattandosi di bambini e adolescenti, un’accoglienza e una protezione che guardi non solo agli aspetti sanitari ma anche a quelli educativi e psicologici. I bambini, come si può immaginare, subiscono un trauma importante con l’urgente allontanamento dalla propria casa. Abbiamo attivato anche una rete di volontari per il sostegno a distanza per le attività didattiche, i compiti, i contatti con gli insegnanti, le letture di racconti. Insomma, come a marzo riaccendiamo il fuoco della solidarietà dei milanesi per riscaldare il cuore dei bambini che accoglieremo».
In convenzione con il Comune di Milano e con ATS, Zumbimbi può contare anche sulla collaborazione con il Pronto soccorso pediatrico dell’ASST Santi Paolo e Carlo, che mette a disposizione i propri medici per consulenze sanitarie in caso di necessità.