Per celebrare la Giornata, il Comune ha raccolto in un unico palinsesto le iniziative che diversi enti territoriali – associazioni ed enti del Terzo settore e del privato sociale – hanno messo a disposizione delle scuole. Ognuna di esse concentra la riflessione su un particolare diritto: i diritti dell’infanzia, il diritto all’educazione, al gioco, all’identità, alla salute, all’accoglienza, alla partecipazione e alla protezione. Sono già 26 le scuole – primarie e secondarie – che hanno aderito con diverse loro classi: gli istituti Munari, Pertini, Diaz, Confalonieri, Ciresola Brianza, Tommaso Grossi, Salvo d’Acquisto, Pertini, Borsi, Cavalieri, Buon Pastore, Thouar Gonzaga e Stoppani aderiranno, ad esempio, all’iniziativa Unicef “Il futuro che vorrei? Me lo leggi in faccia” raccogliendo i desideri degli studenti per il futuro scritti sulle mascherine. Unicef realizzerà poi una mostra con tutto il materiale raccolto.
Sette classi di due scuole secondarie hanno invece deciso di aderire al progetto di Dare NGO “Lontani+vicini” e discuteranno del diritto all’accoglienza ascoltando le testimonianze di ragazzi che hanno usufruito di un percorso di accoglienza in Italia. Gli studenti di due secondarie di primo grado diventeranno per un giorno, insieme ai loro genitori, una band virtuale, grazie al supporto de Le compagnie Malviste: utilizzando gli utensili che si trovano in casa, dovranno riprendersi mentre eseguono un’armonia musicale composta da un maestro fisarmonicista. I filmati verranno montati insieme con l’obiettivo di riprodurre il suono di una vera e propria band.
Tre classi dell’Istituto Carlo Porta hanno aderito all’iniziativa “Fate il nostro gioco” che mira a smontare false credenze sul gioco d’azzardo e le reali possibilità di vincita per sottolinearne la pericolosità attraverso simulazioni di gioco, video e l’interazione continua con i partecipanti. Gli educatori delle sezioni ospedaliere del Comune di Milano hanno infine proposto ai docenti e agli alunni delle scuole del primo ciclo un cruciverba, da loro realizzato, per imparare parole nuove che riguardano i diritti all’educazione e all’istruzione, per promuovere una riflessione su queste importanti tematiche.