7 novembre 2020
Un nuovo servizio di Cucina Mobile sarà attivo dalla prossima settimana a Milano per offrire cibo caldo e assistere le persone senza dimora che vivono in strada.
La Cucina Mobile consiste in un foodtruck dotato di fornelli, forno e bollitori, che seguirà le Unità di strada di Progetto Arca in particolare durante i mesi più freddi, consegnando ogni sera 120 pasti caldi cucinati al momento, per 5 giorni a settimana, con proposte diversificate per un apporto nutrizionale adeguato in termini di quantità e qualità. Insieme al pasto caldo, i volontari consegneranno a chi incontreranno in strada anche un sacchetto contenente cibi confezionati per gli altri due pasti (colazione e pranzo) della giornata successiva.
Il servizio garantisce, insieme alla consegna dei pasti, anche dei momenti di dialogo con operatori qualificati, necessari a orientare le persone in difficoltà e senza riparo ai servizi assistenziali e sanitari sul territorio. La relazione di fiducia che ne deriva sarà la base per un auspicato percorso di accoglienza e reinserimento sociale.
L’idea della Cucina Mobile nasce dall’esperienza maturata sul campo, da operatori e volontari della Fondazione Progetto Arca Onlus, durante questo anno di emergenza sanitaria, sociale e alimentare che ha imposto una chiusura forzata di numerosi servizi a sostegno delle persone fragili senza dimora. A questo si aggiunge la necessità di fornire un apporto nutrizionale sano ed equilibrato a coloro che non hanno i mezzi e la possibilità per accedere o prepararsi un pasto caldo e completo.
«Un’attività di cui la città ha bisogno – dice l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti – ora più che mai. Ci siamo già misurati con le difficoltà dell’emergenza, amplificate nel momento in cui le persone si trovano per strada, impossibilitate a proteggere se stesse e gli altri. Questa iniziativa migliora la qualità di un servizio che in città ha già raggiunto un buon livello di risposta, riuscendo a fornire un piatto caldo e una dieta più equilibrata ai senza dimora. Quel piatto rappresenta anche un’occasione per poter scambiare due parole, informare dei servizi offerti e cercare di convincere queste persone a utilizzare le strutture che, come ogni anno, a breve verranno attivate per il Piano freddo».
«Un piatto caldo donato come gesto di cura e attenzione è il modo più diretto, sincero e accogliente per entrare in contatto con una persona, per dirle che si può fidare di te e per cominciare a instaurare un dialogo – racconta Alberto Sinigallia, presidente di Fondazione Progetto Arca –. La base di tutte le nostre attività e servizi dedicati alle persone senza dimora è la vicinanza e il sostegno concreto in risposta a un bisogno primario, proprio come è il cibo: un diritto fondamentale di ogni essere umano, con un importante valore di relazione. Un pasto caldo, sano e buono è il primo passo verso una presa in carico più strutturata della persona fragile, avviandola poi a un recupero della sua vita». Conclude Sinigallia: «Grazie di cuore al Banco Alimentare della Lombardia, con cui collaboriamo da anni, e a Fondazione Banca del Monte di Lombardia e Unione Buddhista Italiana, tre indispensabili partner che, con il loro contributo, ci permettono di mettere in campo questo nuovo servizio dedicato alle persone più fragili».