L’estate 20202, a causa dell’epidemia Covid19 e del conseguente lockdown, ha avuto un impatto molto forte sul processo di crescita, formazione e socializzazione dei bambini e delle bambine che abitano la città.
La crisi economica conseguente ha determinato difficoltà economiche per alcune famiglie nel sostenere il costo di centri estivi organizzati.
Le misure preventive di contrasto alla diffusione del Covid19 hanno indotto ad “avvicinarci” il più possibile alle famiglie e portare le attività oltre i confini tipici dei centri estivi organizzati e degli oratori per arrivare nei luoghi dove abitano le famiglie stesse. Inoltre i “cortili” essendo spazi aperti, potevano garantire i necessari distanziamenti.
Da queste considerazioni è nato il progetto “centri estivi diffusi”, gratuiti per le famiglie, realizzati prevalentemente nei cortili delle case popolari.
I soggetti coinvolti sono stati:
– la Fom (Fondazione Oratori Milano) e il Csi (Centro Sportivo Italiano);
– le cooperative sociali del Terzo Settore accreditate su domiciliarità (come il Ceas), con cui è stata avviata un’interlocuzione per la definizione del modello di intervento (progetto pilota) e la funzione operativa (educatori e animatori);
– MM (ovvero l’azienda partecipata del Comune che gestisce le case popolari) e ALER (che invece gestisce le case popolari in capo a Regione Lombardia) per l’individuazione dei cortili, l’autorizzazione e il supporto alla logistica;
– Assessorato alle Politiche sociali ed abitative e Assessorato all’Educazione e istruzione del Comune di Milano per la promozione del percorso, il coordinamento del progetto nel suo insieme e il supporto alla comunicazione.
Gli spazi e cortili coinvolti per i centri estivi diffusi sono stati ben 24 e sono riusciti a raggiungere 1000 bambini e relative famiglie, nell’arco di quattro settimane tra agosto e settembre, con questo calendario:
dal 10 al 21 agosto 2020 dalle 9.00 alle 13.00 «Centri estivi diffusi» gestiti da Fom e Csi
Cortili case popolari MM
1.Via Mar Nero, 6 – Municipio 7
2.Via Inganni, 67 – Municipio 6
3.Via Palmanova, 59 – Municipio 2
4.Via Val di Nievole, 1 – Municipio 9
5.Via Senigallia, 60 – Municipio 9
6.Via Cogne, 20 – Municipio 8
7.Via Consolini, 4 – Municipio 8
Cortili case popolari ALER
1.Via Saponaro, 32 – Municipio 5
2.Via Lulli, 28 – Municipio 3
3.Via Ucelli Di Nemi – Via Serrati (giardini) – Municipio 4
dal 31 agosto all’11 settembre 2020 dalle 14.30 alle 18.00 «Centri estivi diffusi» gestiti da Fom e Csi
Cortili case popolari MM
1.Via Visconti, 12 – Municipio 8
2.Via Giuffrè, 8 – Municipio 9
3.Via Sant’Erlembaldo, 2 – Municipio 2
4.Via De Andrè, 12 – Municipio 5
5.Via Teramo, 31 – Municipio 6
6.Via Civitavecchia, 102 – Municipio 3
7.Via Fleming, 19 – Municipio 7
8.Via Lopez, 4 – Municipio 8
9.Largo Boccioni, 10 – Municipio 8
Cortili case popolari ALER
1.Via Faà di Bruno 5 –Municipio 4
dal 31 agosto all’11 settembre 2020 dalle 9.00 alle 13.00 oppure dalle 14.30 alle 18.00 «Centri estivi diffusi» gestiti da Cooperative sociali
Cortili case popolari MM
1.Via Cesena 3 – Municipio 2
2.Via Civitavecchia, 102 – Municipio 3
3.Via De Andrè, 12 – Municipio 5
4.Via Inganni, 67 – Municipio 6
5.Via Teramo, 31 – Municipio 6
6.Via Lopez, 4 – Municipio 8
7.Via Consolini, 4 – Municipio 8
8.Largo Boccioni, 10 – Municipio 8
9.Via Val di Nievole, 1 – Municipio 9
10.Via Senigallia, 60 – Municipio 9
11.Via Giuffrè, 8 – Municipio 9
Cortili case popolari ALER
1.Via Saponaro, 32 – Municipio 5
2.Via Lulli, 28 – Municipio 3
3.Via Ucelli Di Nemi – Via Serrati (giardini) – Municipio 4
4.via Montegani – via Barrili – via Palmieri (Quattro Corti ) – Municipio 5
5.Via Etruschi, 1 (via Faà di Bruno) – Municipio 4
Altri spazi
1.Via Mantegazza, 10 (Aias Milano onlus ) – Municipio 8
2.Via Zante, 36 e spazi della cascina Monluè – Municipio 4
3.Spazio esterno social housing Cenni di Cambiamento – Municipio 7
4.Via Dalmine, 6 (Cooperativa zona Baggio) – Municipio 7

Mappa degli spazi e dei cortili coinvolti con i centri estivi diffusi
Tutto questo lavoro ha potuto contare sulla provata esperienza, competenza e qualità di oltre 60 educatori della Fom e del Csi, capaci di generare buone relazioni educative: in rete col Comune di Milano, è stato possibile proporre lo sport e il gioco come acceleratori di un’azione formativa volta alla socialità, all’aggregazione, alla capacità di portare intercultura e cura del territorio.
Credo che una delle chiavi di successo di questa iniziativa sia dovuta, da un lato, alla capacità di far convergere gli sforzi di due diversi assessorati verso un unico obbiettivo, con un buon lavoro di coordinamento interassessorile e, dall’altro, al fatto che si svolgesse con regolarità: ogni giorno era attesa da bambini e famiglie, per portare senso e buoni valori in luoghi marginali della città, dove è necessario sostenere la solidarietà, il buon vicinato, relazioni di servizio, di attenzione e di cura per migliorare i quartieri, coinvolgendoli direttamente nella proposta stessa.
Il metodo di lavoro Fom-Csi è stato elaborato in quattro fasi successive.
- La progettazione che ha riguardato il reclutamento del personale e la costituzione dei vari team, tenendo conto delle diverse competenze ed esperienze di ciascun educatore. Successivamente la progettazione è entrata nella fase di preparazione del materiale da dare in dotazione alle squadre e la divisione degli educatori in due tipologie di team, quello dedito all’animazione in generale e quello dedito all’animazione sportiva. Infine, si è passati all’affidamento di un cortile a ciascun Team per una settimana, con rotazione delle squadre, pensata per alternare le due tipologie di team per ogni cortile.
- Il primo contatto e la promozione hanno avuto l’impegno dei sopralluoghi in ciascun cortile, con valutazione degli ambienti a disposizione. Ciò ha permesso l’avvio di relazioni con l’inquilinato e le associazioni presenti. Questa seconda fase si è conclusa col volantinaggio e il passaparola per far conoscere l’iniziativa a tappeto.
- Messa in atto… e messa in gioco! È la fase che ha visto l’avvio dello sport come strumento educativo, chiave per una relazione di fiducia ed efficace veicolo di rinforzi positivi per i bambini. Le attività sono state realizzate su misura, in relazione ai bisogni individuati in loco, mettendo particolare enfasi sulle positività e sollecitando i ragazzi a mettersi alla prova in una sana competizione, incoraggiando al tifo positivo.
- La fase conclusiva è servita a far emergere relazioni di fiducia stabilite con successo: famiglie e bambini aspettavano l’arrivo degli educatori. Le attività messe in campo, lo sport e l’animazione, hanno contribuito al nascere di nuove relazioni tra bambini e famiglie, raccogliendo feedback positivi e sollecitando una richiesta di prosecuzione dell’iniziativa.
L’idea che si sta elaborando, ora, guarda alla prossima stagione autunnale e invernale: sarebbe bello riuscire a riproporre qualcosa di simile per dare continuità a un’esperienza tanto ben accolta. Anche perché, finora, l’attenzione dei custodi sociali nei quartieri popolari era prevalentemente incentrata sugli anziani e vorremmo invece far partire nuove esperienze extrascolastiche di coinvolgimento dei più piccoli e delle loro famiglie.

Il coinvolgimento degli assessori Galimberti e Rabaiotti nelle iniziative dei centri estivi diffusi