Prende concretezza la decisione del Consiglio comunale di destinare 5,5 milioni del Fondo di Mutuo Soccorso per l’occupazione e le microimprese in città e per sostenere l’affitto per famiglie in difficoltà. Il Fondo di Mutuo Soccorso è stato istituito durante il periodo di “lockdown” e ha raccolto i contributi dei privati (ampliato poi con fondi comunali) con l’intento di portare un aiuto immediato a chi ha più subito gli effetti dell’emergenza Covid. Grazie al confronto con il Consiglio comunale che ha indicato i settori cui indirizzare i fondi, sono già stati destinati contributi per il sostegno delle categorie fragili e in difficoltà, attraverso i buoni spesa e contributi per l’affitto; sostegno anche alle piccole imprese culturali, al comparto educativo privato per l’infanzia, alla rete milanese delle associazioni e dei concessionari sportivi.
Il Comune di Milano è pronto a sostenere l’occupazione, i commercianti e le imprese di vicinato con l’assegnazione dei contributi per la creazione e stabilizzazione di posti di lavoro a favore delle microimprese di vicinato e di prossimità appartenenti ai settori economici più provati dalla pandemia, sia per mantenere un indispensabile presidio sociale che anima le vie cittadine, sia per contribuire alla vita economica.
Ai contributi potranno accedere le microimprese dei settori economici più colpiti durante il lockdown: attività commerciali al dettaglio in sede fissa, servizi alla persona (parrucchieri, barbieri, centri estetici etc.), attività della ristorazione, strutture ricettive e agenzie di viaggio che abbiano fino a 5 dipendenti assunti con contratto di lavoro subordinato full time e che abbiano subito almeno 56 giorni di chiusura obbligatoria.
Nello specifico i fondi andranno a coprire le spese sostenute dall’impresa per effettuare nuove assunzioni di personale con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato o a tempo determinato della durata di almeno 12 mesi o con contratti di apprendistato o la stabilizzazione di personale già assunto con contratto in scadenza.
Due le formule di sostegno previste. La prima, un contributo sino ad un massimo di 20mila euro a copertura delle spese sostenute per la creazione di rapporti di lavoro subordinati a tempo indeterminato. La seconda, una copertura economica per contratti a tempo determinato, della durata di almeno 12 mesi, o di apprendistato sino a un massimo di massimo di 15mila euro.
In entrambi i casi i fondi saranno assegnati nella misura dell’80% della spesa presunta e saranno erogati nella misura dell’80% della spesa effettivamente sostenuta e rendicontata. Sono considerati ammissibili i contratti stipulati dopo l’1 giugno 2020.
Tutte le informazioni e la documentazione necessaria per la presentazione della domanda saranno disponibili nel mese di settembre sul portale del Comune di Milano.
L’Amministrazione crede anche nella creatività di start up capaci di portare soluzioni innovative per rispondere in maniera efficace alle mutate esigenze post Covid, sviluppando idee, progetti e servizi per accelerare la ripartenza economica, sociale e culturale della città. A queste realtà è destinato 1 milione di euro. Gli ambiti di intervento possono spaziare dai servizi alla salute, ai servizi digitali per cittadini e imprese passando per i sistemi di logistica per la distribuzione delle merci, come indicato nei contenuti del documento “Milano 2020” sulle strategie di adattamento per la ripartenza della città.
Ai fondi potranno accedere le start up innovative e quelle a vocazione sociale nonché le persone fisiche, singole o in gruppo che, in caso di valutazione positiva, si impegnino a costituire start up innovative entro 90 giorni dalla data di assegnazione del contributo.
Il sostegno alle start up si sostanzia in un contributo a fondo perduto in conto capitale, pari al massimo a 40mila euro a copertura delle spese di investimento per l’avvio del progetto, a cui si potranno aggiungere 10mila euro per servizi di accompagnamento da acquisire presso gli incubatori d’impresa certificati presenti a Milano.
Nelle prossime settimane sul portale del Comune di Milano, saranno disponibili tutte le informazioni e la documentazione necessaria per la presentazione della domande.
Infine, per aiutare le famiglie che si trovano in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria, sono partiti i versamenti dei primi contributi da 1.500 euro l’uno per sostenere il pagamento dell’affitto sul libero mercato: 4.500 beneficiari del contributo affitti. Si tratta delle prime erogazioni per le famiglie che ne hanno fatto richiesta tramite il bando pubblicato dal Comune lo scorso 30 aprile, sulla base dei 2,456 milioni di euro di risorse già disponibili, che al momento permettono di finanziare 1.637 beneficiari. La graduatoria è online sul sito del Comune a questo link.
Dall’apertura del bando ad oggi le risorse dedicate sono però notevolmente aumentate, arrivando ad un totale di circa 6,8 milioni (2,5 dei quali provenienti dal Programma europeo Pon Metro e altri 1,8 da fondi statali tramite Regione Lombardia). Non appena i finanziamenti saranno disponibili, sarà possibile erogare il contributo ad altri nuclei familiari, per un totale massimo di circa 4.500.
Al momento, gli uffici dell’Amministrazione hanno verificato e già ammesso ai finanziamenti 2.699 domande ed entro settembre procederanno al controllo delle restanti, fino ad esaurimento dei fondi. Analogamente anche i versamenti del contributo, che raggiungono direttamente il proprietario dell’appartamento attraverso Milano Abitare, l’Agenzia sociale per la locazione convenzionata con il Comune, dopo la prima tranche di questi giorni riprenderanno tra fine agosto e settembre.