Dopo anni di contenziosi e di battaglie in tribunale, è stato finalmente avviato il cantiere per la prima vasca di contenimento delle piene del fiume Seveso, collocata a Milano al Parco Nord: è una delle vasche del piano di prevenzione contro le esondazioni che anche questa settimana hanno flagellato diversi quartieri milanesi e fa parte di un piano complesso approvato e finanziato nell’autunno 2015 e ora in fase di realizzazione.
La fine dei lavori è prevista per l’estate del 2022 quando il laghetto artificiale sarà completato. I lavori sono eseguiti da MM SpA.
LA STORIA
A partire dalla metà degli anni ’70, il fiume Seveso ha cominciato ad esondare in modo incontrollato in concomitanza con forti piogge a causa della eccessiva impermeabilizzazione del terreno, sia in città che a nord di Milano.
«Nel 2014, grazie al Governo Renzi che ha istituito un’unità della Presidenza del Consiglio chiamata “Italia Sicura” c’è stata una vera svolta – racconta l’assessore Maran, che a quell’epoca era l’assessore competente sotto la Giunta Pisapia –. Il Governo ha messo i soldi per intervenire su alcune situazioni di dissesto idrogeologico a fronte di piani condivisi. Questo ha permesso che venisse scelta in Lombardia, in maniera univoca, la strategia delle vasche di laminazione, elaborata da AIPO – l’Autorità del bacino del Po».
La difesa del territorio e la lotta al dissesto idrogeologico dipendono dall’azione e dall’interazione di diversi attori: il Governo stanzia subito 112 milioni di euro per l’intervento giudicato necessario e urgente e Regione Lombardia aggiunge altri 10 milioni. Da parte sua, il Comune di Milano decide di allocare ulteriori 20 milioni di euro: unico caso in Italia in cui un ente locale investe economicamente in sicurezza e difesa idrogeologica non inseguendo le emergenze, ma facendo prevenzione.
Ma, mentre in città l’Amministrazione è riuscita a portare avanti senza problemi i lavori di consolidamento del canale sotterraneo Redefossi e l’ampliamento del canale scolmatore, contribuendo così comunque a ridurre l’impatto delle esondazioni, invece le vasche esterne alla città vengono contestate e ostacolate con continui ricorsi dei comuni limitrofi, in particolare Senago e Bresso, che bloccano così processi di approvazione, gare e avvio dei lavori.
In sintesi, siamo di fronte a un problema serio che si trascina da anni e per il quale è stata da tempo individuata un’opportuna soluzione, con progetti attenti a tutelare il territorio da un punto di vista ambientale, paesaggistico e faunistico per ridurre al massimo il disagio. Finché il 17 luglio 2020 il Tribunale delle Acque si è pronunciato a favore del progetto del Comune di Milano e finalmente è partito il primo cantiere.
IL PROGETTO
Regione Lombardia e Comune di Milano stanno rinnovando e intensificando la piena collaborazione istituzionale con Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po, con l’Agenzia interregionale per il fiume Po (AIPO) e con Città metropolitana per l’attuazione del Piano Aree Metropolitane avviato nel 2015 e per attuare quanto previsto nel Contratto di fiume Seveso per la salvaguardia idraulica e la riqualificazione ecologico-ambientale del fiume e suoi affluenti. Un piano complessivo per 142 milioni di euro per il Seveso di cui 112 dal Governo, 20 dal Comune di Milano, 10 da Regione Lombardia. A questi vanno aggiunti altri 23 milioni di euro di Regione Lombardia per il potenziamento del canale scolmatore di nord-ovest (quello che parte dal Seveso tra Paderno Dugnano e Palazzolo) e altri 7,6 milioni arrivati dallo Stato nel 2019 per consolidare il Redefossi (il canale sotterraneo dove viene confluita l’acqua del Seveso a Milano).
Complessivamente più di 170 milioni di euro per progetti concreti. Nonostante le difficoltà legate all’emergenza sanitaria ancora in corso, sono proseguite le gare di appalto delle opere principali e sono ripresi i lavori dei cantieri già avviati.
Dopo 50 anni di attesa e di inattività delle amministrazioni precedenti, Marco Granelli, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Milano racconta con soddisfazione: «Con le giunte Pisapia e Sala abbiamo incominciato a mettere in strada i fatti: un progetto approvato e finanziato nel 2015 con 8 interventi, di cui 2 fatti, 3 in cantieri attivi, 2 in gara e 1 in progettazione».
2 opere già concluse: potenziamento dello scolmatore di nord ovest, realizzato da AIPO, e il consolidamento del tratto coperto del Seveso a Milano, realizzato da MM, con 37 milioni di Regione e 3 milioni di Milano;
3 cantieri attivi: la vasca di Senago con 30 milioni del Comune di Milano e Regione Lombardia; il consolidamento del canale Redefossi tra porta Venezia e porta Romana che accoglie le acque del Seveso per 7,5 milioni del Governo Renzi; la vasca di Milano-Parco Nord con 30 milioni di euro del Governo Renzi.
2 opere in gara: la vasca di Lentate sul Seveso e le aree di esondazione controllata di Cantù
1 opera in progettazione: la vasca di Paderno Dugnano-Varedo
Sono ripresi e proseguono a pieno ritmo i lavori già appaltati con 37 milioni della Regione e 3 di Milano dell’area di laminazione di Senago (Milano) sul Canale scolmatore di nord-ovest, che permetterà il raddoppio della portata scolmata dal Seveso a Paderno Dugnano-Palazzolo e laminerà contestualmente anche le piene dei Torrenti Pudiga e Garbogera. AIPO, che svolge le funzioni di stazione appaltante delle opere nella parte medio-alta del bacino del Seveso, ha inoltre in fase conclusiva le gare di appalto delle cosiddette Aree Golenali nei Comuni di Cantù, Carimate e Vertemate con Minoprio (Como) e dell’area di laminazione di Lentate sul Seveso (Monza Brianza). Entrambe queste opere, oltre a difendere localmente le zone abitate rivierasche del Seveso nei territori comasco e brianteo, contribuiscono in modo determinate alla laminazione dell’onda della piena a difesa delle zone di valle, per raggiungere l’obiettivo dell’azzeramento della piena centenaria nel nodo idraulico di Palazzolo. Se non vi saranno intoppi o ricorsi sulle gare di appalto, si presume che i lavori sulle Aree golenali inizieranno entro fine anno in corso mentre quelli di Lentate sul Seveso inizieranno nella primavera 2021.
È pronto e in fase di approvazione per l’avvio della gara di appalto dei lavori anche il progetto di bonifica del sito ove sarà realizzata l’opera di laminazione di Paderno-Varedo. Questo progetto, oltre a laminare le piene del Seveso, contribuirà – anche grazie alla nuova norma sulla rigenerazione urbana – alla riqualificazione ambientale dell’area dell’ex-SNIA di Varedo abbandonata e degradata da decenni, restituendo una parte dell’area stessa a parco cittadino fruibile nei periodi di non utilizzo come opera idraulica per la laminazione. Anche in questo caso la progettazione esecutiva della parte idraulica e di riqualificazione ambientale è in corso di affidamento a cura di AIPO e sarà completata entro novembre. I lavori della bonifica potranno partire nei primi mesi del 2021.
Il quadro complessivo delle opere è completato dalla realizzazione della vasca di laminazione di Milano Parco Nord, opera fondamentale per la laminazione delle piene del torrente Seveso che si formano a valle del nodo idraulico di Palazzolo e che da sole possono creare ulteriori esondazioni nel quartiere di Niguarda a Milano, come gli ultimi eventi esondativi del 2019 e 2020 hanno dimostrato.
LA VASCA MILANO-PARCO NORD
L’area del Parco Nord, a ridosso di via Aldo Moro, è stata individuata per la sua vicinanza all’imbocco dell’interramento del fiume Seveso in città. Questo consentirà un utilizzo immediato in caso di necessità, contenendo le piene che si formano a sud del canale scolmatore nord-ovest ed evitando che l’acqua cerchi una via di uscita attraverso i tombini (ad esempio in via Ca’ Granda, Istria, Zara) allagando e infangando strade, piazze, giardini, cantine e negozi.
Il laghetto artificiale sarà soprattutto un luogo ricreativo con percorsi ciclabili e pedonali a diverse altezze, immerso nel verde e nel bosco che sarà ampliato con nuove alberature, adatto alla nidificazione degli uccelli acquatici. Sarà alimentato con acqua pulita di falda e continuamente mossa per favorire l’ossigenazione, evitare i ristagni e proliferazione di alghe.
In caso di piogge eccezionali e di esondazione, mediamente sei volte l’anno, la vasca potrà riempirsi di acqua di fiume che, prima di entrare nel bacino, verrà ripulita dai rami e altri materiali grazie a un sistema di griglie. L’acqua rimarrà nella vasca per il tempo della piena del Seveso e quindi verrà reimmessa nel fiume. Il bacino sarà ripulito e nuovamente riempito di acqua pulita. Il processo dura complessivamente dalle 48 ore ai cinque giorni per consentire il completo ricambio.
Questo complesso sistema è sicuro per i cittadini: l’accesso al laghetto è videosorvegliato e, in occasione delle piene, alcune barriere automatiche impediranno l’ingresso e pannelli a messaggio variabile comunicheranno l’allerta ai cittadini che volessero entrare.
A compensazione dell’intervento di costruzione del bacino di esondazione, vengono ampliate le aree pubbliche in gestione al parco per una dimensione pari a tre volte la dimensione della vasca: se per la vasca sono necessari 37mila mq, al Parco Nord saranno conferite nuove aree per 109mila metri quadrati da rendere verdi, permeabili e con numerosi nuovi alberi.
È del 17 luglio scorso il pronunciamento del Tribunale delle acque che ha respinto l’istanza di sospensiva presentata da un condominio di Bresso contro i lavori della vasca.
«Il Parco Nord è un tesoro da proteggere e anzi da ampliare – spiega l’assessore Granelli –. Con questo intervento salvaguardiamo i quartieri della città dalle esondazioni del fiume Seveso, ma al contempo investiamo su un’area verde, costruendo un lago, piantando nuovi alberi e sottraendo al degrado altre aree che saranno restituite alla comunità. È stato un lungo percorso ma oggi con l’avvio dei lavori anche a Milano siamo certi di essere più vicini a liberare i milanesi da un flagello vecchio di cinquant’anni».
Per informare i cittadini sui lavori di realizzazione del laghetto del Parco Nord il Comune ha realizzato una campagna informativa sul web, sui social, con volantinaggio e pannelli nei quartieri coinvolti.
Cesate – Locandina – Pannello – Rendering
Sistemazione idraulica del torrente Seveso
Lavori per la costruzione della vasca di contenimento delle piene del Seveso