All’unanimità il Consiglio comunale ha votato un ordine del giorno del collega Carmine Pacente e proposto dal Partito Democratico che chiede di recuperare e riprogrammare 4 milioni di fondi inutilizzati per far fronte all’emergenza Covid, in particolare per aiutare la cittadinanza milanese più in difficoltà.
Mentre la fase negoziale per la definizione di strumenti e risorse della nuova programmazione europea 2021-2027 entra nel vivo e dopo che la stessa ha subìto un’accelerazione per i recenti accadimenti legati alla emergenza sanitaria, il Consiglio comunale di Milano ha avviato un’interlocuzione per avere maggiori risorse per i prossimi anni e al tempo stesso indica concreti settori di intervento con precise priorità (quali digitalizzazione, servizi sociali, mobilità urbana, ma anche turismo, cultura, sostegno alle imprese) e tempi più rapidi per realizzare i progetti.
Concretamente l’impregno preso prevede di:
- Destinare tali risorse a interventi di carattere sociale per assicurare sostegno alle persone in stato di necessità a seguito dell’epidemia e a interventi per assicurare il mantenimento delle condizioni igienico-sanitarie, all’acquisto di materiale per l’emergenza, al potenziamento della digitalizzazione e dello smart working e a interventi per la mobilità sostenibile.
- Negoziare, da subito, col Governo e la Commissione europea, un Programma Operativo Nazionale (PON) per la rinascita delle città e di Milano in particolare, per il periodo di programmazione europea 2021-2027, più ambizioso dell’attuale PON METRO, con risorse finanziarie molto più rilevanti rispetto ai 40 milioni di euro attuali, con aggiornamento delle regole di funzionamento e delle priorità, in linea con la fase storica che stiamo vivendo, da poter gestire in “autonomia”, avendo dato prova di esserne in grado col PON 2014-2020.
- Sostenere l’iniziativa di ANCI Lombardia per un tavolo con Regione sui fondi strutturali 2014-2020 eventualmente compatibili con l’iniziativa “Coronavirus Response Investment Initiative” per la gestione dell’emergenza e sulla programmazione dei fondi 2021-2027 per la rinascita delle aree urbane.
Il coordinamento proposto avanza dunque su quattro livelli diversi: le politiche europee, la riprogrammazione dei fondi a livello locale, il confronto con ANCI e regioni e il Recovery plan, ovvero i fondi strutturali che si potranno negoziare direttamente con la Commissione europea.
Anche grazie a questo lavoro e di coordinamento, emerge un’Europa più solidale e attenta alle necessità delle città e dei suoi cittadini.