Il mondo della scuola è diventato dalla sera alla mattina e con una bacchetta magica improvvisamente “smart”, obbligando famiglie e studenti a collegarsi “da remoto” per non interrompere la consolidata routine quotidiana e assicurare la continuità dell’apprendimento, anche ai tempi del coronavirus. Ma ciò ha anche fatto sì che il fossato tra chi ha pieno accesso alla rete e alle tecnologie digitali e chi non lo ha – ovvero il cosiddetto digital divide – rischia di ingigantire le differenze sociali e di negare opportunità fondamentali, privando alcuni giovani della possibilità di continuare a imparare anche con le scuole chiuse.
Il Comune di Milano vuole raccogliere la sfida della scuola digitale, per unire e per non dividere. L’Amministrazione infatti, ormai da anni, promuove la trasformazione digitale e, attraverso il lavoro dell’Assessorato alla Trasformazione digitale guidato da Roberta Cocco, ha lanciato l’avviso pubblico Alleanza per #Milanodigitale per favorire il processo di donazione e condivisione di strumenti e progetti tecnologici da parte dei privati al Comune. Un processo che assume ancora più importanza in questo momento storico.
Inoltre, l’Assessore all’Educazione, Istruzione e Politiche giovanili Laura Galimberti, ha scritto una lettera a tutti i Dirigenti Scolastici degli Istituti Comprensivi di Milano, invitandoli a segnalare le proprie necessità in tema di materiale informatico, per la scuola o per i ragazzi che la frequentano. Contemporaneamente è stato pubblicato un avviso esplorativo per raccogliere da Aziende, Fondazioni, Enti del Terzo Settore offerte di attrezzature informatiche gratuite. Il Comune di Milano provvederà a far incontrare le richieste delle scuole con le offerte dei donatori. Un modo per contribuire a rendere le scuole ancora più aperte.
È stato pubblicato un avviso esplorativo per raccogliere da aziende, fondazioni, enti del Terzo settore offerte e donazioni. Il Comune provvederà a far incontrare le richieste delle scuole con le offerte dei donatori, per contribuire a rendere le scuole davvero aperte e supportare particolarmente le situazioni di maggiore difficoltà.
L’obiettivo da raggiungere con questa iniziativa è che le scuole restino “aperte” nonostante tutto. Molti insegnanti e dirigenti scolastici milanesi lo stanno già facendo, mantenendo un contatto costante coi loro ragazzi, inventandosi attività a distanza, sperimentando la didattica on line, attingendo anche alle opportunità offerte sul sito www.scuoleapertemilano.it che raccoglie proposte partite dalle scuole milanesi e non solo.
L’Area Servizi scolastici ed educativi del Comune di Milano, una volta valutate le offerte, si occuperà di mettere in contatto il soggetto proponente con gli istituti comprensivi i cui bisogni corrispondano all’offerta ricevuta. Le scuole, per beneficiare della donazione, dovranno aver tramesso al Comune il questionario pubblicato sul sito www.scuoleapertemilano.it o, in alternativa, il questionario pubblicato sul sito del MIUR.
Sono vari i soggetti che si sono già fatti avanti per mettere a disposizione strumenti e competenze: Lenovo, primo produttore di personal computer al mondo, ad esempio, ha proposto la donazione e avviato la consegna di ben 150 computer portatili che andranno in una dozzina di scuole nei diversi municipi della città, soprattutto per i ragazzi delle medie, oltre che al CIA – Centro di istruzione per l’adulto e l’adolescente “Manzoni” che ha già avviato da diverse settimane forme di didattica a distanza. Fondazione IBM, inoltre, attraverso i suoi volontari, si occuperà di supportare le scuole nella trasformazione digitale, anche formando i docenti, e Cisco metterà a disposizione gratuitamente la sua piattaforma online per la didattica a distanza.
Aiutiamo le scuole di Milano a restare aperte
Approfondimenti proposti dalla Commissione Educazione sulle azione di contrasto al “digital divide” in fase di emergenza da Covid-19: 2020-04-23 – Commissione consiliare