In questo tempo in cui bisogna “rimanere a casa” ci sono persone che… sono senza casa! Per far fronte a questo paradosso, il Comune di Milano dispone affinché i propri alloggi liberi non destinati a edilizia popolare potranno essere temporaneamente destinati all’ospitalità di cittadini che, non avendo a disposizione un appartamento adeguato, abbiano bisogno di isolamento per il tempo necessario a garantire la tutela della propria e altrui salute. Potranno essere utilizzati anche immobili comunali o parti di essi, concessi a terzi e non utilizzati, in accordo con le organizzazioni che li hanno al momento in gestione.
Inoltre, viene disposto il differimento del termine di pagamento di canoni e spese degli alloggi popolari del Comune al prossimo 30 settembre, con possibilità di rateizzazione che potrà tenere conto delle situazioni economiche dei nuclei familiari, in analogia con provvedimenti già emessi dall’Amministrazione. Questi i punti contenuti nell’Ordinanza firmata oggi dal Sindaco Giuseppe Sala.
Gli alloggi che verranno messi a disposizione non rientrano nei Servizi abitativi pubblici (SAP), ma nei progetti di valorizzazione, compresi quelli affidati alla gestione di operatori terzi, già assegnati all’emergenza abitativa come misura di sostegno di natura pubblica alle famiglie.
I termini di durata dei rapporti contrattuali con gli enti gestori verranno prorogati per il tempo che si riterrà opportuno.
Nel frattempo, per contenere la diffusione del Coronavirus e limitare il più possibile le uscite, come richiesto a tutti i cittadini, gli sportelli delle sedi MM Casa saranno chiusi fino al 25 marzo. I servizi per gli inquilini delle case popolari del Comune gestite da MM non verranno comunque sospesi, ma riorganizzati: gli appuntamenti già fissati con le sedi territoriali non avverranno allo sportello, ma saranno gestiti telefonicamente dagli operatori di MM.
All’orario concordato dell’appuntamento, l’inquilino verrà contattato al numero telefonico che ha lasciato e, avendo sottomano tutti i documenti necessari, potrà trattare la pratica a distanza. Per la firma e l’integrazione di eventuali documenti si rimanda a un nuovo appuntamento, questa volta allo sportello, quando terminerà l’emergenza. Nessun operatore è autorizzato a chiedere dati bancari o denaro né telefonicamente, né tantomeno a domicilio. È sempre possibile fissare nuovi appuntamenti telefonici, o fare segnalazioni, contattando il numero verde 800.013.191.
Inoltre, fin dall’inizio di marzo, MM Casa ha mostrato una grande attenzione nei confronti dei propri inquilini, inviando a tutti un avviso recante alcune importanti raccomandazioni per contenere la diffusione del coronavirus e invitando a prestare attenzione ad alcuni comportamenti fondamentali per debellare il contagio.
Inoltre, per gli inquilini delle case popolari di proprietà comunale, insieme al gestore MM, l’Amministrazione ha organizzato un servizio dedicato: stanno partendo in queste ore 5.290 sms indirizzati ai nuclei formati da over 65 per ricordare loro le basilari norme di comportamento da adottare in questo periodo e i numeri di telefono utili nell’emergenza. Nel dettaglio:
- 020202 attivato dal Comune per la richiesta di supporto nel fare la spesa, comprare farmaci e per il trasporto gratuito in caso di visite mediche non rinviabili. Gli incaricati rispondono dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 20;
- 02.85782797 messo a disposizione da ATS metropolitana, che è possibile chiamare dal lunedì al venerdì (dalle 9 alle 16) per ricevere supporto e ascolto da parte di operatori specializzati e psicologi.
Un gruppo di operatori, inoltre, sarà deputato a chiamare direttamente gli anziani più fragili, gli over 75 con disabilità, come primo contatto di presenza e vicinanza, e per aiutarli a orientarsi tra i servizi offerti dal Comune in caso di particolare necessità.
“Gli anziani nelle nostre case popolari sono molti e spesso soli – ricorda l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti -. Con MM stiamo cercando di costruire una rete di sostegno sia pratico sia psicologico la più capillare possibile, perché vogliamo che nessuno si senta abbandonato. In questo momento ci piacerebbe avere anche ALER e Regione Lombardia al nostro fianco”.