Come sappiamo, col DPCM del 9 marzo 2020, il Presidente del Consiglio dei ministri ha esteso le disposizioni per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 all’intero territorio nazionale a partire dal 10 marzo 2020.
A seguire, il Sindaco di Milano Giuseppe Sala ha firmato un’ordinanza contingibile e urgente relativa all’adozione di misure eccezionali volte a contrastare la diffusione del contagio da COVID-19 e al mantenimento dei servizi essenziali per la cittadinanza, alla semplificazione del rapporto con i cittadini/utenti, nonché all’agevolazione finanziaria per le attività commerciali. Ordinanza del 11.03.2020
Inoltre, con l’Ordinanza del 13.03.2020 il Comune di Milano ha stabilito la chiusura di tutti i parchi e gardini pubblici cittadini recintati, a partire da sabato 14 marzo. L’obiettivo, in linea con i decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, è scongiurare il più possibile la creazione di assembramenti e quindi contrastare la diffusione del contagio da COVID-19. Le aree verdi non recintate rimarranno fruibili dai cittadini, fermo restando il divieto di assembramento.
Infine, il Comune di Milano adotta ulteriori disposizioni per il contrasto e il contenimento dell’emergenza Coronavirus. Le misure riguardano sia il funzionamento “esterno” della macchina comunale, ovvero i servizi erogati ai cittadini, sia l’organizzazione interna del lavoro. Una riorganizzazione resa possibile grazie all’incontro avvenuto tra i rappresentanti dell’Amministrazione e delle organizzazioni sindacali.
Per quanto riguarda l’erogazione dei servizi verranno adottate le modalità digitali e telefoniche, attraverso la promozione delle funzionalità già esistenti (ad esempio il fascicolo del cittadino) e il potenziamento del servizio infoline 020202. Per eventuali servizi urgenti e/o indifferibili da effettuare allo sportello, i cittadini potranno recarvisi unicamente previo appuntamento.
Per ciò che riguarda l’organizzazione del lavoro interno, viene indicato a tutte le Direzioni e Unità organizzative di introdurre il lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa, che oggi interessa già oltre 4mila dipendenti (erano 326 prima dell’emergenza Covid-19), fatte salve particolari esigenze che richiedano la presenza di personale in ufficio e che dovrà essere comunque ridotta ed effettuata a rotazione.
Gli sportelli e gli uffici dovranno essere riorganizzati in poli unificati da disporre nei luoghi maggiormente adeguati, laddove siano già presenti dispositivi di protezione. I locali in cui sono presenti i dipendenti dovranno essere monitorati, costantemente puliti e sanificati.
Nelle prossime settimane sarà necessario, a fronte del rischio del prolungarsi dello stato di emergenza, un intervento del Governo che preveda l’applicazione dell’art. 19 comma 3 del D.L. del 2 marzo 2020 anche al personale delle pubbliche amministrazioni impiegato su servizi diversi da quelli indifferibili, la cui prestazione lavorativa non sia compatibile con il lavoro agile.
Il Comune di Milano, le Organizzazioni Sindacali e la Rsu stanno compiendo un grande sforzo per tutelare le lavoratrici e i lavoratori in questa fase emergenziale.
Il Comunicato dei Sindacati