Le Scuole civiche di Milano sono frutto di un’intuizione lungimirante che risale ai tempi dell’Unità d’Italia. A quei tempi i comuni dovevano occuparsi dell’istruzione elementare, mentre i ginnasi-licei erano compito dello Stato. A Milano, però, grazie all’impegno di Carlo Tenca, nel 1861 venne fondato Il Liceo Linguistico Alessandro Manzoni, una scuola paritaria comunale dedicata all’istruzione superiore femminile e ispirata a grande modernità, col compito di preparare le donne a contribuire al progresso comune in una libera società moderna. Fu il primo e unico Liceo Linguistico italiano per molti anni. Sempre con l’intento di creare scuole pubbliche che coprissero i settori trascurati dal livello statale, si pose l’attenzione successivamente alla preparazione scolastica degli allievi del Teatro alla Scala e del Piccolo Teatro. Negli anni del dopoguerra fu determinante lo sviluppo delle scuole serali, che permisero a coloro che non avevano potuto studiare precedentemente, di diplomarsi e aspirare così ad una migliore carriera e mobilità sociale.
Con gli anni, a fronte dei cambiamenti sociali, culturali e delle disponibilità dell’Amministrazione, le scuole civiche sono state ridimensionate e oggi si contano quattro scuole civiche, di livello universitario e di respiro internazionale, che risiedono in sedi diverse in città: la Scuola di Cinema Luchino Visconti, la Scuola Interpreti e Traduttori Altiero Spinelli, la Scuola di Musica Claudio Abbado e la Scuola di Teatro Paolo Grassi.
Dal 2000 le quattro scuole fanno capo a un unico ente: Fondazione Milano, fondato e sostenuto dal Comune di Milano che opera nel campo dell’Alta Formazione. Il Comune di Milano, che prima gestiva direttamente le scuole, ha dunque scelto il modello giuridico della fondazione di partecipazione, riservandosi una funzione di indirizzo e controllo sull’attività svolta. Tra Scuole Civiche di Milano – Fondazione di Partecipazione e Comune di Milano è stata stipulata una convenzione, di durata trentennale, che disciplina gli standard qualitativi ed economici della gestione delle Scuole stesse.
Accanto all’attività formativa, la Fondazione promuove la diffusione della cultura e del sapere nella città attraverso incontri aperti, dibattiti, spettacoli, concerti, proiezioni cinematografiche, in costante rapporto con le più importanti istituzioni culturali del territorio.
Tuttavia, ora le scuole civiche di Milano stanno attraversando un momento di grave crisi finanziaria, i cui tagli gravano sul corpo docenti, sul personale scolastico e sugli studenti e producono ricadute negative sull’offerta didattica e sul futuro della scuola stessa.
Negli ultimi mesi gli studenti per primi si sono mobilitati con comunicati, manifestazioni e appelli. È stata convocata anche una Commissione consiliare dedicata al tema, da cui è scaturito l’impegno dei consiglieri comunali per continuare a sostenere l’eccellenza delle scuole civiche. Ebbene, questo impegno si è concretizzato in un emendamento al Bilancio, che purtroppo non abbiamo potuto votare per l’improvviso aggravarsi della situazione causata dal Covid-19, che ci ha costretto a dirottare tutte le risorse nella gestione dell’emergenza.
L’emendamento proposto avrebbe riguardato il contributo annuale in favore della Fondazione di Partecipazione delle Scuole Civiche di Milano con le seguenti considerazioni:Gli obiettivi strategici individuati dalla Fondazione – condivisi con l’Amministrazione comunale – e presentati in occasione dell’avvio dell’Anno accademico 2020-2021 pongono all’istituzione milanese alcune sfide di grande rilevanza, coerenti con l’orientamento – registrato anche a livello nazionale – di qualificare e modernizzare le alte scuole di formazione artistica, coniugando così la straordinaria tradizione con processi di innovazione e razionalizzazione gestionale organizzativa. In tal senso la FM dovrà perseguire:
a) il Riconoscimento dell’Ente a livello ministeriale anche allo scopo di accedere a opportunità finanziarie di livello nazionale e sua qualificazione come Politecnico delle Arti;
b) la definizione e realizzazione del progetto di accorpamento delle Scuole civiche in un unico Campus con un completo ripensamento degli spazi e opportunità di residenza per gli studenti; processi rafforzati di internazionalizzazione e ricerca di nuovi soci e donors.
Si rileva, inoltre, assolutamente prioritario sostenere con una quota di compartecipazione FM, affinché possa aumentare l’impegno finanziario per sostenere gli OFA (Obiettivi formativi aggiuntivi) in favore degli studenti.
In conclusione, per assicurare alla Fondazione una base di rilancio solida ad affrontare tutti gli obiettivi indicati, si ritiene indispensabile garantire un trasferimento di risorse più robusto rispetto allo stanziamento previsto in bilancio per l’anno 2020 attestato a 8,4 milioni di euro circa, con un innalzamento di 300mila euro.
Nella prospettiva del futuro campus che possa radunare tutte le sette sedi delle scuole, io stessa ho proposto di valutare l’utilizzo degli edifici che lascerà la Statale in Città Studi, quando verranno spostate alcune facoltà sull’area di Expo.