Nell’epoca del coronavirus, il Comune di Milano si è impegnato a garantire comunque la continuità dei servizi erogati e nel contempo a ridurre le possibili occasioni di contagio e diffusione del virus stesso.
Per tutta la settimana trascorsa e sarà così anche per la prossima, gli sportelli degli uffici del Comune di Milano sono stati regolarmente aperti e operativi al pubblico e i servizi sono stati garantiti secondo le disposizioni dell’ordinanza emanata dal Ministero della Salute d’intesa con la Regione Lombardia. Così come è continuata regolarmente la normale attività amministrativa. Aperte anche tutte le delegazioni anagrafiche e gli sportelli dei servizi funebri di via Larga; attivi anche gli sportelli dei servizi di incassi e riscossione e lo Sportello Unico per l’Edilizia di via Bernina 12; regolarmente aperti pure lo Sportello Unico Mobilità, gli sportelli Area B e Area C, lo sportello Atm e tutti gli sportelli di MM Spa. La sede di Alzaia Naviglio Grande per l’iscrizione ai servizi per l’infanzia e lo Sportello Unico Eventi sono chiusi al pubblico, ma è garantito il supporto telefonico.
Nessuna chiusura per i centri Diurni Disabili comunali, anche se sono state sospese le attività esterne. I centri diurni socio-sanitari per anziani, i centri diurni per minori e i Servizi Sociali Territoriali hanno funzionato regolarmente, così come le cinque RSA comunali e le cinque comunità Socio-sanitarie comunali. Il Casc di via Sammartini 118 ha continuato l’attività di coordinamento, ma ha sospeso l’accesso spontaneo, così come le strutture d’accoglienza per i senza dimora. Aperto anche il Centro Minori stranieri non accompagnati di via Zendrini.
Invece, in tutti i nove Municipi sono state sospese le attività aggregative: Centri di aggregazione multifunzionale, Centri di aggregazione giovani, Centri socio ricreativi culturali e i Centri Milano Donna. Sospesi anche tutti i servizi educativi: nidi, scuole dell’infanzia, ludoteche, tempo per le famiglie e i centri prima infanzia, sia a gestione diretta sia in appalto. Chiusi infine tutti i musei civici, gli spazi espositivi, le mostre e tutte le biblioteche.
Inoltre, la Direzione generale del Comune ha diramato un provvedimento che prevede la possibilità di accesso allo smart working per tutti i dipendenti, compatibilmente con il regolare svolgimento delle attività e dei servizi, sino al termine delle misure emanate dal Ministero della Salute d’intesa con la Regione Lombardia. I dipendenti che si sono impegnati a svolgere la proprie mansioni in modalità smart working hanno presentato domanda direttamente ai propri Direttori di riferimento; le richieste sono state valutate nell’ottica di assicurare la continuità e la regolare funzionalità dei servizi da parte dell’ente, anche attraverso la rotazione del personale in organico.
Il lavoro agile è un approccio all’organizzazione del lavoro basato su una combinazione di flessibilità, autonomia e collaborazione che non richiede necessariamente al lavoratore di essere presente sul posto di lavoro o in un altro luogo predeterminato e gli consente di gestire – con autonomia, ma altrettanta disciplina – il proprio orario, garantendo il rispetto del limite massimo di ore giornaliere e settimanali stabilito dalla legge e dai contratti collettivi nazionali.
Da questa improvvisa e disorientante emergenza sanitaria possiamo trarre l’opportunità di sperimentare forme diverse di lavoro e modalità nuove di gestione dei carichi lavorativi, nell’ottica di una maggiore armonia tra i ritmi lavorativi e quelli della vita.