Qualche dato e qualche risultato del lavoro che la Polizia locale svolge quotidianamente per rendere Milano sempre più sicura, di concerto con Questura, Prefettura e l’Arma dei Carabinieri.Sono state in totale 35 le persone e 13 le attività commerciali controllate il 14 febbraio scorso dai Carabinieri della Compagnia Milano Duomo e Nucleo Cinofili Carabinieri di Casatenovo e da pattuglie della Polizia locale di Milano, durante un’operazione congiunta programmata che ha portato all’arresto di due persone per spaccio di stupefacenti, alla denuncia di una terza per furto e ad oltre 8mila euro di sanzioni amministrative. Nell’ambito della stessa operazione congiunta, l’Unità Annonaria della Polizia locale ha controllato 13 attività commerciali tra via Benedetto Marcello, via Petrella, viale Andrea Doria e piazza Caiazzo (Municipio 3) e ha elevato sanzioni per 8.168 euro. Le violazioni riguardano il regolamento di igiene, la somministrazione in assenza dei requisiti sanitari, la vendita promiscua di carni, l’utilizzo di borse in plastica non conformi (con il sequestro di 5.800 sacchetti), la mancata indicazione del divieto di fumo, la modifica del ciclo produttivo e l’assenza del direttore tecnico. Sono stati infine controllati 32 veicoli ed elevate 8 sanzioni per contravvenzioni al Codice della Strada.
Relativamente ai reati ambientali commessi sul territorio cittadino, il 18 febbraio sono stati sequestrati 610mila sacchetti di plastica non a norma; segnalo che negli ultimi due anni il Nucleo antiabusivismo di Milano ha recuperato oltre 8,5 milioni di borse per la spesa non conformi. L’operazione era partita da un controllo presso il mercato settimanale di via Marco Aurelio (Municipio 2). Il trasgressore, un cittadino di origine marocchina di 24 anni, è stato sanzionato per 18.400 euro per aver immesso in commercio sacchetti privi dei requisiti di compostabilità, biodegradabilità e riutilizzabilità e per aver svolto attività commerciale senza autorizzazione.
L’attività di ispezione è stata poi estesa all’interno di un box condominiale in zona Farini (Municipio 9) dove, da un’attività di osservazione precedente, era stato appurato che il trasgressore si recava con il furgone più volte alla settimana e dove sono state rinvenute altre 540.000 borse in plastica. Una campionatura di otto tipologie di sacchetti è stata trasmessa a laboratori ARPA per verificarne, attraverso le opportune analisi, la reale composizione. L’operazione nasce nel quadro dell’azione di contrasto alla commercializzazione di sacchetti non conformi ai requisiti stabiliti dal Codice dell’ambiente, che negli anni 2018 e 2019 ha portato al sequestro da parte del Nucleo Antiabusivismo della Polizia locale di Milano di 8,5 milioni di borse di plastica non a norma e all’identificazione e sanzionamento, tra Milano e provincia, di 15 distributori di borse e imballaggi che rifornivano di sacchetti illegali gli operatori di mercati settimanali e di attività commerciali in sede fissa. In alcuni casi le persone sono state anche indagate per frode in commercio.
Le normative europee indicano agli Stati membri specifiche misure per il contenimento dell’uso delle borse in plastica e lo Stato italiano si è posto, in applicazione a queste direttive, l’obiettivo di una progressiva riduzione nel tempo introducendo il divieto di commercializzazione dei sacchetti privi dei requisiti di legge:
- non possono essere realizzati con uno spessore inferiore a quello previsto dalle norme. Lo spessore richiesto dipende dall’esercizio commerciale cui è destinato e dalla conformazione del sacchetto;
- prima di essere immessi in commercio, devono essere certificati come biodegradabili e compostabili da organismi accreditati;
- devono contenere una certa quantità di materia prima rinnovabile che, a partire dal 1° gennaio 2020, non potrà essere inferiore al 50%.
Il possesso di tali requisiti deve poter essere verificato dal consumatore attraverso diciture e marchi impressi sul prodotto.
Proseguono poi a ritmo costante i controlli sullo stoccaggio illecito di rifiuti che hanno portato a denunce e sequestrati. In particolare era arrivata la segnalazione da alcuni cittadini che hanno contattato la Polizia Locale perché avevano notato che in un capannone in via Val Gardena (Municipio 2) veniva spesso scaricata molta merce: dopo alcuni appostamenti, gli agenti del Nucleo Ambiente hanno fermato quattro uomini a bordo di un autocarro pronti a scaricare nel magazzino rifiuti speciali miscelati tra loro, come legno, ferro e altre macerie provenienti da lavori edili. Un successivo controllo all’interno del capannone di circa 150 metri quadrati ha dato risultati positivi: sono stati trovati rifiuti di vario genere come materiale edile, materiale isolante, elettrodomestici, legno, plastica e copertoni, oltre a rifiuti pericolosi costituiti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, batterie al piombo e tubi al neon. All’esterno dello stabile, in un’area di circa 40 metri quadrati sono stato trovati circa dieci metri cubi di liquidi alimentari, in particolare bottiglie di plastica e lattine di comuni bibite, oltre a copertoni e ad una copertura in cemento amianto di circa due metri quadrati. II capannone, in accordo con il pubblico ministero, è stato posto sotto sequestro e i quattro uomini sono stati denunciati.
Infine, in difesa dei consumatori, il Nucleo tutela consumatori dell’Annonaria della Polizia locale porta a compimento in media 100 controlli al mese in ristoranti e negozi di alimentari vigilando sul rispetto delle regole: dal controllo delle scadenze degli alimenti alle modalità di conservazione, con particolare attenzione per i cibi freschi e quelli congelati, fino alle corrette prassi igieniche che gli esercenti sono tenuti a rispettare. Nei negozi di alimentari le verifiche sono dedicate principalmente allo stoccaggio e alla regolare pulizia. Per i ristoranti, invece, la maggiore attenzione è dedicata alla pulizia della cucina e delle stoviglie e alla conservazione dei cibi, sia freschi sia congelati. Tutti gli alimenti trovati mal conservati o che non rispettano le regole della conservazione vengono sottoposti a sequestro penale, quando il cibo è mal conservato o con parassiti, oppure amministrativo, quando è posto in vendita oltre la data di scadenza.
Nello specifico, i titolari dei tre negozi di vicinato chiusi erano già stati sanzionati negli scorsi mesi per la medesima violazione ed è per questo stata disposta dalla Prefettura di Milano la sospensione dell’attività, in due casi per una settimana e in un caso per due settimane.
Le operazioni dello scorso weekend hanno portato invece al sequestro in viale Brianza (Municipio 3) di un autonegozio per commercio itinerante oltre le due ore (1.000 euro) e per l’utilizzo di bombole a GPL (sanzione di 15.000 euro); alla sanzione per oltre mille euro a un pubblico esercizio in via Romilli (Municipio 5) per aver violato un provvedimento di inibizione suono; alla denuncia all’autorità giudiziaria per il titolare di un bar in viale Monte Grappa (Municipio 1) per aver venduto alcol a minori di 16 anni, oltre alla sanzione di 666 euro per la vendita a minori di 18 anni; all’accertamento di tre violazioni amministrative, per un totale di oltre 1.600 euro, a un locale in piazza XXV Aprile (Municipio 9), per occupazione suolo pubblico non autorizzata e per la mancata esposizione della tabella alcoolimetrica e dei prezzi. Nella giornata di sabato sono stati inoltre controllati due autonegozi in piazza Stuparich (Municipio 8): in un caso sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di 3.000 euro; nell’altro è stato richiesto l’allontanamento del mezzo per motivi di sicurezza: al titolare è contestata la violazione alle norme di sicurezza sull’utilizzo di bombole a GPL per 15.000 euro.
Ancora, nei giorni scorsi, operazioni dell’Unità Annonaria della Polizia locale di Milano hanno portato a notificare la sospensione dell’attività a tre minimarket tra via Padova (Municipio 2) e piazzale Gabriele Rosa (Municipio 4) per vendita di bevande alcoliche da asporto in orari non consentiti (tra mezzanotte e le sei) e a elevare circa 40mila euro di sanzioni a pubblici esercizi e autonegozi.
Alcuni consigli per i clienti degli esercizi commerciali: stare sempre attenti alle etichette e alle scadenze, verificare che le scritte siano in italiano, controllare che le confezioni siano integre e non ci siano rigonfiamenti, ricordarsi che nelle confezioni di plastica dei prodotti freschi conservati (per esempio la pasta) non deve esserci condensa, poiché è indice dell’interruzione della catena del freddo. Chi acquista prodotti surgelati deve verificare che le confezioni non siano attaccate tra loro o totalmente ricoperte di ghiaccio e che non ci siano all’interno liquidi rappresi, poiché può significare che il prodotto è stato scongelato e poi ricongelato.