14 febbraio 2020
All’interno del mercato coperto di piazzale Ferrara (Municipio 4, nella periferia sud-est della città) è stato inaugurato il primo “Punto di comunità” del programma “La Città Intorno”, ovvero un luogo multifunzionale in cui stare insieme, incontrarsi, fare formazione, sviluppare iniziative culturali e sociali, favorire anche la nascita di nuove imprese. In sintesi, un luogo che combini l’aggregazione sociale, la sostenibilità economica e l’impegno di cittadinanza attiva. Che poi il tutto si svolga in uno spazio precedentemente inutilizzato o sottoutilizzato di proprietà comunale è un valore aggiunto che restituisce al quartiere un bene comune da condividere e lo trasforma in un crocevia di relazioni sociali e culturali positivo sia per le attività commerciali che per la vita del quartiere stesso.
Il programma “La Città Intorno” è stato ideato da Fondazione Cariplo in collaborazione col Politecnico e prevede un investimento triennale di 10 milioni di euro per trasformare aree urbane fragili, quali il Corvetto, migliorandone la qualità della vita, accorciando le distanze tra centro e periferie, attivando dinamiche di scambio, offrendo inedite opportunità e risvegliando interesse in chi abita il quartiere.
Se da un lato il Corvetto è noto per una serie di problematiche e criticità legate al tessuto sociale e una certa fragilità per le scarse attività aperte durante il giorno e la mancanza di funzioni e servizi, d’altra parte si registra anche un bel presidio di cittadinanza attiva e un terzo settore vivo, capace di far coesione e di attivare azioni che migliorino la qualità della vita. L’impegno del programma è dunque valorizzare, rafforzare e attivare in modo strutturato queste energie, affinché generino quel salto di qualità che può far scattare il cambiamento.
Tutto era pronto per festeggiare un bel progetto partecipato e nell’aria c’era tanta energia positiva e voglia di fare, perché in questo quartiere popolare di periferia, prevalentemente costituito da case popolari gestite da Aler, si attendeva da tempo una svolta. Anche i bambini si erano fatti interpreti della voglia di cambiamento, colorando con murales arcobaleno le mura del vecchio mercato e per loro erano pronti giochi, laboratori e spettacoli.
Peccato che questi murales siano stati imbrattati con frasi offensive e minacciose contro il sindaco e l’impegno dell’Amministrazione a riqualificare il quartiere: al Sindaco Sala si contesta di aver voluto ripristinare la legalità nelle case occupate abusivamente. La risposta di Sala non si è fatta attendere: «Possono insultarmi finché vogliono, noi andremo avanti per far rispettare la legalità. Quando gli sgombri sono necessari li facciamo, ma avendo cura di tutelare le situazioni di fragilità». Anche il Presidente di Fondazione Cariplo, Giovanni Fosti, ha abbracciato la sfida: «La progettazione di questi spazi è frutto dell’ascolto delle persone e delle associazioni che vivono qui: il mercato, la cucina di quartiere, la ciclofficina, i laboratori sono tutte declinazioni di un luogo pensato per diventare attrattivo per la città».
Prendere atto che ci si possa affrancare dal degrado, constatare che dall’abbandono può nascere una vita migliore per il quartiere non piace a chi vuole che le persone rimangano nel disagio per poterle controllare, per spadroneggiare nella criminalità, per continuare ad accusare un nemico pubblico…
Ebbene, come consiglieri siamo e saremo sempre affianco al nostro Sindaco nel sacrosanto impegno per riqualificare i quartieri più in difficoltà e per aumentare la disponibilità di alloggi di edilizia residenziale pubblica. Altresì lo sosterremo sempre nella lotta contro le occupazioni abusive, che tolgono la casa a chi avrebbe diritto di riceverla.
Esprimiamo inoltre vicinanza a tutti quei cittadini del Corvetto, in particolare agli inquilini del quartiere Mazzini che vivono nelle case Aler e che da anni si battono con coraggio, con onestà e con grande determinazione per riportare nei caseggiati e in tutto il quartiere decoro e coesione sociale, insieme alle associazioni, al Laboratorio di quartiere e a tutti coloro che non si arrendono al degrado.
Il fatto che le minacce e gli insulti contro il Sindaco Sala siano comparsi su muri della città appena dipinti da bambini e associazioni, rende tutta questa vicenda, se possibile, ancora più squallida e miserevole, poiché dimostra l’assoluta mancanza di rispetto anche per le giovani generazioni che vivono nel quartiere e che hanno diritto di pretendere che sia bello e vivibile.