5 febbraio 2020
Trasformare le scuole dei quartieri più complessi di Milano in punti di riferimento dell’innovazione e dell’inclusione. Entra nel vivo il progetto “PARI” (Possible Answers to Roma Inclusion), promosso dalla Fondazione Somaschi in collaborazione con il Comune di Milano e altri otto partner, che intende realizzare attività di eccellenza in istituti scolastici situati in contesti segnati da fragilità economica e sociale, in cui sono presenti anche campi Rom.
Il progetto trae risorse dal fondo ministeriale pubblico-privato “Con i Bambini”, nell’ambito delle politiche di contrasto alla povertà educativa minorile, e coinvolge tre istituti comprensivi: Tommaso Grossi, Arcadia e Perasso, tre scuole localizzate in zone di Milano con particolari fragilità. Uno degli obiettivi centrali del progetto è dunque quello di combattere la dispersione scolastica e favorire l’inclusione. In particolare saranno coinvolti bimbi e ragazzi rom dei camip di via Bonfadini (dove vivono 34 minori) e Chiesa Rossa (dove vivono 92 minori). Una rete coinvolgerà anche il Centro Accoglienza Temporanea di via Sacile e le famiglie ospiti nei percorsi di accompagnamento getsiti dal CeAS (Centro Ambrosiano di Solidarietà) e della Casa della Carità.
Sono previsti laboratori, attività di cooperative learning e di rigenerazione degli spazi scolastici. L’iniziativa è rivolta a 1.200 bambini e prevede anche attività per gli insegnanti e per le famiglie, con l’obiettivo di offrire occasioni di riscatto in contesti a rischio di marginalizzazione. Il Responsabile Sviluppo di Fondazione Somaschi, Valerio Pedroni spiega: «Con questo progetto vogliamo donare rinnovata attrattività a queste scuole e dare slancio e fiducia alle nuove generazioni. È una grande opportunità per le periferie di giocare una partita d’eccellenza e di vincerla, dando slancio e fiducia alle nuove generazioni. Se funziona, intendiamo portarla anche in altre scuole».
L’aspetto innovativo del progetto consiste in una rivoluzione del modello didattico tradizionale, per far posto all’attività laboratoriale: dal tradizionale rapporto cattedra-alunno, si passa al lavoro di gruppo e ai laboratori, dove i ragazzi impareranno la tecnica del problem solving, inizieranno ad utilizzare alcuni strumenti multimediali e si avvicineranno al teatro, alla musica, alla narrazione, al pensiero computazionale, con la partecipazione di operatori specializzati, ma anche di insegnanti adeguatamente formati per queste attività. Successivamente, in collaborazione con Architetti Senza Frontiere, si procederà alla realizzazione di tre FabLab, spazi dove gli alunni potranno imparare sul campo e mettere in pratica le nozioni acquisite nel corso delle attività di formazione. Anche la costruzione dei FabLab è parte integrante delle attività formative: saranno progettati e realizzati in modo partecipato con la collaborazione concreta degli alunni, degli insegnanti e delle loro famiglie.
Oltre a Fondazione Somaschi, Architetti senza Frontiere, alle tre scuole interessate e al Comune di Milano, nel progetto sono impegnati altri sei partner: Atlantis Company, Centro Ambrosiano di Solidarietà Onlus, Comunità di Sant’Egidio Milano Onlus, Fondazione Casa della Carità A. Abriani Onlus, Progetto A. Società Cooperativa Sociale, Zero5 – Coop. Soc. Laboratorio di utopie metropolitane. A Codici Ricerche è affidata la valutazione degli esiti delle attività.