29 gennaio 2020
Non possiamo nasconderci che molte delle edicole milanesi vive un momento di grave difficoltà, dovuto principalmente alla inarrestabile crisi della carta stampata: il 2019 è stato un anno nero per le vendite dei giornali, con il 10% in meno di ricavi rispetto al 2018 e il dato peggiore degli ultimi 5 anni. Un dato di fatto che rende l’attività sempre meno sostenibile per gli operatori, come confermano i dati di chiusura dei punti vendita: in pochi anni sono state chiuse circa il 30% delle edicole presenti in città e la tendenza sembra ormai irreversibile.
Ma la rete delle edicole ha l’impareggiabile pregio di essere capillarmente diffusa e vicina ai cittadini, storicamente radicata nei quartieri e, dunque, costituisce un eccezionale presidio di socialità e cultura, nonché una garanzia di pluralismo nell’informazione.
Per affrontare con una prospettiva nuova il problema, è stata istituita “La Notte dell’edicole”, un’iniziativa di sensibilizzazione al futuro delle edicole organizzata dal Sindacato Nazionale Giornalai d’Italia, che ha visto un’edicola aperta fino alle 23 di sera in 40 città, tra cui Milano (Piazzale Lagosta), per discutere di un insostituibile presidio sociale, culturale e democratico del nostro Paese.
E mentre continua la raccolta di firme per destinare a chi vende i giornali una parte del finanziamento pubblico per l’editoria, l’assessora alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive e Commercio, Cristina Tajani, ha confermato l’impegno a lavorare con le associazioni di categoria per sostenere il rinnovamento delle edicole in funzione delle mutate abitudini dei cittadini: «Cercando di trasformare queste realtà in una rete di info-point cittadini. Nuovi spazi dove residenti e turisti possano facilmente trovare, oltre a giornali e riviste, tutte le informazioni per vivere la città o accedere ai servizi online offerti dall’Amministrazione, come i certificati anagrafici o altri atti per cui non è necessario recarsi personalmente presso gli uffici comunali. Abbiamo sostenuto anche la nascita di progetti di portierato di quartiere in alcune di queste realtà e siamo ancora disponibili a sostenere insieme alle associazioni e agli operatori modifiche alla legge regionale che regola le merceologie che si possono vendere in edicola, insieme a giornali e riviste. Ascolteremo ancora la voce degli edicolanti che questa sera, in tutta Italia, cercheranno sostegno di cittadini e istituzioni per poter andare avanti, magari rinnovando sé stesse. In questo percorso il Comune c’è e ci sarà in futuro».