27 gennaio 2020
C’è di nuovo emergenza inquinamento: a seguito dei rilievi effettuati da ARPA, agenzia regionale per l’ambiente, è stato certificato il superamento della prima soglia prevista dei valori di PM10. Per questo, a partire da martedì 28 gennaio 2020, anche a Milano sono attive le misure temporanee ed emergenziali di primo livello per il miglioramento della qualità dell’aria come stabilito dal Piano Aria del bacino padano e della Regione Lombardia.
Le misure temporanee ed emergenziali del Piano Aria regionale scattano esclusivamente quando i livelli di concentrazione di PM10 superano il valore di 50 μg/m3 per quattro giorni consecutivi. Le misure temporanee vengono attivate entro il giorno successivo a quello di controllo ovvero il martedì e il venerdì e restano in vigore fino al giorno di controllo successivo. Il blocco emergenziale è in vigore tutti i giorni, anche sabato e domenica e festivi infrasettimanali, dalle ore 8:30 alle ore 18:30. Le misure temporanee vengono attivate entro il giorno successivo a quello di controllo ovvero il martedì e il venerdì e restano in vigore fino al giorno di controllo successivo.
Poiché a Milano è attivo il provvedimento strutturale Area B le limitazioni temporanee alla circolazione dei veicoli inquinanti previste dal Piano Aria riguardano esclusivamente l’estensione anche al sabato e alla domenica e festivi infrasettimanali del blocco dei veicoli già soggetti a limitazioni per quanto riguarda il trasporto persone e sabato, domenica e festivi dalle 8:30 alle 12:30 per quanto riguarda i veicoli immatricolati trasporto cose. È anche stata imposta una “domenica a piedi”, che certmente da sola non risolve affatto il problema, ma io auspico che possa aiutare a creare una diversa sensibilità ambientale e culturale, urgente quanto ancora lontana, nonostate i diversi appelli e manifestazioni.
Quello della qualità dell’aria è un tema che non dovrebbe avere colore politico: tutti respiriamo in ugual modo la stessa (cattiva) aria, come dice il sindaco Beppe Sala: «Stiamo parlando di un problema che si è creato in 100 anni e che non si risolve in 100 giorni. Per quello che ho imparato in quasi quarant’anni di lavoro, se ne viene fuori applicando due semplici principi:
1) ognuno deve fare la sua parte;
2) serve una visione di lungo termine, ma anche il procedere passo per passo.
Sto cercando di fare questo. Lavoro sul lungo termine e, quando serve (come per esempio dichiarando fuorilegge, a partire da ottobre 2023, le caldaie a gasolio), prendo decisioni coraggiose perché chi si assume la responsabilità di governare una città deve fare anche questo. Ma tutti si devono impegnare e lo affermo essendo ben cosciente che i milanesi fino ad oggi si sono sempre impegnati (basti pensare alla raccolta differenziata dei rifiuti). Il blocco del traffico di domenica non sarà risolutivo ma aiuterà, in particolare sarà di utilità per i nostri bambini, che respirano all’altezza degli scarichi delle auto. E cerchiamo di non vedere questa limitazione solo in negativo, ma trasformiamola in una opportunità godendoci una giornata diversa!».
Interventi strutturali a lungi termine da parte del Comune di Milano sono, per esempio,
– Area B che ha prodotto meno 12% di traffico e Area C con meno 35%;
– 8 milioni di incentivi per rottamare i vecchi diesel
– il rinnovo dei mezzi ATM entro il 2030 col cosiddetto piano Full Electric;
– contributi di 22 milioni di euro a disposizione dei cittadini per sostituire le caldaie, coibentare gli edifici, fare tetti e pareti verdi;
– la sostituzione delle caldaie degli stabili comunali;
– contributi di 32 milioni di euro a cittadini e imprese;
– investimenti in nuove linee metropolitane (M4 e M5) e in prolungamenti oltre i confini cittadini di M1 fino a Cinisello Balsamo, M5 fino a Monza, M1 fino a Settimo milanese e Cesano Boscone;
– misure innovative di sharing per auto, scooter, bici, monopattini o il car pooling.
Certamente i tagli di Regione di 3,4 milioni a Milano, Monza, Lodi e Pavia per il trasporto pubblico locale non vanno in questa direzione, purtroppo. Ma l’aria che respiriamo è la stessa (cattiva) per tutti.