16 gennaio 2020
Permettere agli educatori di acquisire competenze utili per affrontare le emergenze, ma anche promuovere stili di vita corretti già dalla prima infanzia: sono questi gli obiettivi delle iniziative messe in campo dal Comune di Milano nell’ambito dei servizi all’infanzia.
È partito, nell’anno scolastico in corso, il progetto “L’università va all’asilo”, realizzato in collaborazione con l’Università degli studi di Milano, con il sostegno di R4H – Rotary e di Fondazione di Comunità Milano. Frutto di un contratto applicativo di ricerca sottoscritto con l’Amministrazione comunale, il progetto prevede che circa 80 studenti dei corsi di laurea triennale in igiene dentale e dietistica si rechino, seguiti da 20 tutor, nelle 172 scuole dell’infanzia paritarie comunali per proporre a oltre 6.700 bambini di cinque anni un gioco di ruolo finalizzato alla promozione di corretti stili di vita in merito all’alimentazione, al movimento e all’igiene orale.
L’iniziativa, attraverso la quale viene poi distribuito alla famiglia del materiale informativo, permette non solo di promuovere, fin dalla prima infanzia, la cultura della salute e della prevenzione, ma anche di far sì che i bambini diventino “piccoli ambasciatori” nelle loro famiglie.
La preparazione e prontezza degli adulti può invece aiutare in situazioni di emergenza. Quest’anno scolastico si estende alle scuole dell’infanzia il progetto relativo ai corsi per la disostruzione delle vie aeree e per la rianimazione cardiopolmonare avviato, come sperimentazione, l’anno scorso per tutti gli educatori dei 138 nidi milanesi (comunali e in appalto).
L’iniziativa, partita a gennaio 2018 con il nome “nidi sicuri”, coinvolgerà entro l’anno un totale di 3mila educatori. La prontezza degli insegnanti è sempre fondamentale, come nel caso di qualche giorno fa quando un’educatrice ha praticato la manovra di Heimlich su un bambino che rischiava di soffocare. L’iniziativa è resa possibile grazie alla collaborazione della Fondazione Buzzi, dell’ospedale Buzzi e del Rotary (RC Duomo).
Il Comune di Milano aderisce anche alla procedura di somministrazione dei farmaci salvavita a scuola: sono oggi 275 i bambini e le bambine con particolari patologie per cui le famiglie hanno chiesto la somministrazione di farmaci salvavita nei servizi all’infanzia e che possono contare sull’aiuto dei loro educatori, che si attivano su base volontaria, in caso di emergenza.
A febbraio l’Amministrazione metterà a disposizione dei suoi educatori ed educatrici anche un incontro formativo/informativo sull’epilessia nei bambini da 0 a 6 anni, grazie alla disponibilità del Centro Regionale Epilessia dell’ASST Santi Paolo e Carlo.
«La scuola deve essere un luogo sempre più sicuro per i bambini e le bambine– dichiara l’assessora all’Educazione Laura Galimberti –. Ringraziamo i molti partner che hanno reso possibili i progetti, che sono diventati ormai buone pratiche nella realtà delle scuole. La serenità delle famiglie e il benessere dei più piccoli sono i nostri obiettivi e l’impegno quotidiano degli educatori e delle educatrici cui va il nostro più grande grazie».