28 nuove “Pietre d’Inciampo” (Stolpersteine) verranno posate a Milano in memoria di altrettante vittime milanesi dei campi di concentramento. Si tratta di particolari sampietrini, piccoli blocchi quadrati (10×10 cm) ricoperti d’ottone, collocati davanti alla porta dell’ultima residenza dei deportati nei lager che non hanno più fatto ritorno alle loro case: ne ricordano il nome, l’anno di nascita, il giorno e il luogo di deportazione, la data della morte.
Una delle nuove Pietre è dedicata ad Andrea Schivo, agente di custodia del carcere di San Vittore, deportato a Flossenbürg per aver aiutato detenuti ebrei. Questo il ricordo di Liliana Segre: «Io le ho viste le guardie di San Vittore. Non erano come lui. Loro erano impaurite e la paura non è mai buona consigliera, fa sì che l’uomo non faccia la scelta, fa fare cose vergognose. Un sorvegliante di quel tempo che avesse scelto di aiutare rischiava moltissimo: in un mondo violento, dove poteva fare il violento, ha scelto. Bisogna saper fare scelte in ogni momento della propria vita perché solo così si sarà uomini e donne con la lettera maiuscola. Mentre ci sono quelli che non hanno fatto la scelta e non la faranno mai: la faranno fare a quelli che gridano più forte, a cui conviene che ci siano tanti paurosi. […] Non abbiate paura. Voi ragazzi bellissimi, rimanete quelli che siete, non diventate come noi. Fate la scelta».
Il progetto nasce nel 1990 da un’idea del tedesco Gunter Demnig (http://www.stolpersteine.eu/en/home/) ed è cresciuto in tutta Europa anche grazie al passaparola, come reazione ad ogni forma di negazionismo e di oblio, per ricordare tutte le vittime del Nazional-Socialismo, qualunque sia stato il motivo della persecuzione: religione, razza, idee politiche, orientamenti sessuali, perché – come recita un passo del Talmud – «Una persona viene dimenticata soltanto quando viene dimenticato il suo nome». Oggi in Europa si contano oltre 75mila Pietre d’inciampo in 26 Paesi. La pietra di ottone chiama a riflettere su quanto sia importante “ricordarsi di ricordare” e vigilare perché ciò che è accaduto non si ripeta. Come dice Liliana Segre, «in queste pietre c’è il fallimento dell’uomo», ma sono anche un modo per ricordare chi non ha avuto memoria, «sono un funerale d’emozione per chi non ha avuto altre esequie».
A Milano esiste dal 2017 il Comitato per le “Pietre d’Inciampo – Milano”, di cui è Presidente onorario la Senatrice a vita Liliana Segre e Presidente Marco Steiner e da allora è stata onorata con 62 “Pietre d’Inciampo” la memoria dei cittadini milanesi deportati e assassinati nei lager nazisti.
Il progetto “Pietre d’Inciampo”

Presentazione delle nuove 28 Pietre d’Inciampo