17 ottobre 2019
Un nuovo Patto di collaborazione per promuovere la cura condivisa del bene comune è stato sottoscritto tra il Municipio 3, la scuola dell’infanzia di via Reni, gli architetti di Apicultura e il condominio che affaccia sulla via e avrà l’obiettivo di rendere il tratto pedonale di via Reni, tra piazza Guardi e via Beato Angelico, uno spazio di incontro e socializzazione.
L’annuncio del nuovo accordo per la cura e la gestione condivisa di uno spazio pubblico è stato dato durante l’inaugurazione del nuovo “volto” di via Reni, alla presenza dei tanti bambini e bambine usciti da scuola, insieme alle loro famiglie.
Lo sviluppo del progetto rende bene l’idea che ci sta dietro: grazie al Regolamento dei Beni comuni – approvato il maggio scorso –, il Municipio 3 ha potuto proporre di dare un’anima ad uno spazio pedonale poco utilizzato, pensando ai bambini e a chi vive il quartiere. È stato dunque coinvolto lo studio di giovani architetti Apicultura, che ha elaborato una proposta di disegno della strada ispirato ad artisti di avanguardia del primo Novecento, come Kandinsky e Mirò. All’inizio di ottobre un laboratorio con i bambini della materna ha permesso di coinvolgerli nel progetto. Sono stati loro a scegliere i giochi, campana, twister e un percorso, che animeranno lo spazio. Una serie di incontri con i residenti della zona ha permesso di perfezionare il tema della dotazione degli arredi. Infine i volontari dell’associazione Retake Milano insieme a diversi cittadini volontari – dalle mamme dei bambini della scuola, a ragazzi di una comunità cinese, a tirocinanti del Politecnico, a dipendenti di aziende, ai residenti dell’edificio di fronte alla via – si sono messi al lavoro per pulire le scritte sui muri e colorare la strada, secondo il progetto “donato” dagli architetti. Tre fioriere e tre panchine, sempre all’insegna del colore, sono state inserite nel contesto per renderlo più accogliente. Ed oggi la strada è uno spazio rinnovato, colorato, fiorito e comodo.
Il secondo passo del progetto sarà la gestione di questo spazio, la cura dei nuovi elementi che lo caratterizzano e l’organizzazione di momenti di incontro e socializzazione per la comunità locale, in particolare quella giovanile.