16 ottobre 2019
Quando periferie, cultura e politiche sociali lavorano insieme può nascere un progetto interessante come quello proposto e vinto dall’associazione culturale Nuovo Armenia, ideatrice del programma “Cinema di Ringhiera”, rassegna cinematografica itinerante nei cortili di Dergano (Municipio 9), che ha l’obiettivo di creare contesti conviviali in cui fare esperienze positive e felici di incontro.
Nel 2015 l’associazione in partenariato con l’associazione Asnada ha vinto con un progetto di riqualificazione urbana un bando del Comune di Milano – Settore Politiche Sociali e Cultura della salute per la concessione della cascina situata in via Livigno 9 e ora si appresta a partire coi lavori di ristrutturazione per diventare una sala cinematografica di quartiere, una scuola di italiano per persone straniere ed un centro di ricerca pedagogica a cura di Asnada. Sorgerà inoltre un foyer con bar per accogliere, stare insieme, ospitare ed organizzare eventi culturali, rassegne, spettacoli, concerti, mostre e attivare lavoratori manifatturieri che permettano di riutilizzare materiali e costruire il posto in collaborazione con il quartiere e la città. Il progetto di riqualificazione vede la collaborazione con Hypereden, collettivo di progettisti che mira a generare nuove possibilità funzionali, abitative e relazionali, riportando il senso dello spazio domestico e privato nello spazio pubblico che di solito è anonimo e indifferente, il tutto per innescare un senso di appartenenza al luogo.
Mi pare importante sottolineare come l’associazione è fortemente radicata nel territorio di periferia in cui andrà ad operare: il nome stesso che si è data è in memoria dell’Armenia Films, casa di produzione cinematografica che negli anni 20 del ’900 aveva la sua sede e gli studi di posa a Dergano. In via Baldinucci esiste ancora la bellissima facciata in stile liberty con la scritta “Armenia Films” sulle mura di cinta che oggi circondano un parco pubblico.
Migrazione e cinema sono le coordinate in cui opera Nuovo Armenia, riscontrando l’efficacia della sinergia fra la facilitazione dei rapporti di quartiere e il lavoro sull’immaginario, di cui il cinema è importante vettore. Realizza rassegne di film provenienti dai paesi d’origine degli stranieri residenti a Milano e si occupa dell’organizzazione di feste ed eventi che hanno l’obiettivo di creare contesti conviviali in cui fare esperienze positive e felici di incontro. Il cinema, infatti, è uno strumento che può favorire il dialogo e può diventare promotore di un cambiamento attraverso la creazione di un nuovo immaginario collettivo della migrazione. Attraverso il cinema, i dibattiti e gli eventi le comunità presenti sul territorio possono presentarsi, far conoscere la propria cultura, mantenere viva la lingua d’appartenenza, promuovere sé stesse e dialogare tra loro, divulgare la cultura cinematografica dei loro paesi di origine. Per questo vengono proiettati film in lingua e con sottotitoli in italiano provenienti dai paesi d’origine delle comunità straniere residenti a Milano, poiché attualmente non esiste in città un luogo pubblico in cui sia possibile vedere un film egiziano in arabo, un film salvadoregno in spagnolo, un film senegalese in wolof…