12 luglio 2019
Con l’elezione a deputato del Parlamento europeo dell’ex assessore Majorino, si è reso necessario un nuovo assetto all’interno della Giunta milanese, che il Sindaco Giuseppe Sala ha presentato oggi.
Gabriele Rabaiotti è il nuovo assessore alle Politiche sociali e abitative, unendo la delega alle Politiche abitative a quelle delle Politiche sociali, della Salute e dei Diritti civili.
Guardo con molto favore questa scelta perché giudico lungimirante la decisione di tenere insieme il welfare con le politiche sociali, in particolare a Milano, dove i due temi sono uno funzionali all’altro, soprattutto nei quartieri popolari in cui si concentra l’edilizia residenziale pubblica che evidenzia situazioni di marginalità e forti criticità. Questa scelta politica punta a integrare le politiche a sostegno di questa parte di città e a rafforzarne l’azione.
La delega ai Lavori pubblici, lasciata dall’assessore Rabaiotti, passa a Marco Granelli, che mantiene la delega alla Mobilità assumendo quindi il ruolo di assessore alla Mobilità e Lavori pubblici.
Sono state infine accorpate tutte le deleghe in materia di “Transizione ambientale” per essere assunte direttamente dal Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che così spiega tale scelta:
«La battaglia per l’ambiente è una battaglia profondamente politica. Lo sostengo dalla mia candidatura a Sindaco di Milano. E oggi più che mai ne sono convinto. I giovani di tutto il mondo chiedono alle istituzioni e ai governi di affrontare questo tema con serietà e urgenza. Abbiamo il dovere di dare loro risposte efficaci. E ormai il problema è talmente evidente che tocca la sensibilità di tutti, non solo dei giovani. Per questo motivo ho deciso di accorpare le deleghe relative alla Transizione Ambientale e di prenderle direttamente in carico.
Ecologia e sostenibilità continueranno a guidare le nostre scelte – dalla mobilità all’urbanistica – con l’obiettivo di disegnare un progetto sociale più responsabile e consapevole per la Milano del 2030 e oltre.
Ancora una volta, quindi, la nostra città si fa laboratorio di sperimentazione e modello, in grado di fare fronte comune con le più importanti e grandi città del mondo. Non diremo no a tutto in nome dell’ambiente. Il nostro sarà un ambientalismo propositivo, che vede nelle sfide – dal cambiamento climatico al risparmio energetico, dalla raccolta differenziata dei rifiuti alla mobilità sostenibile – delle opportunità per crescere, innovare e migliorare, a favore della città, dei cittadini e del Pianeta.
Lo faremo alla “milanese”, senza pensare di avere la verità in tasca, ma pronti a collaborare con tutti (aziende, associazioni, cittadini) quelli che condividono una visione positiva dell’ambiente e della sua importanza. E nella certezza che noi continueremo a ricercare soluzioni corrette che corrispondano alla nostra visione di una nuova giustizia sociale e ambientale per la nostra città e il nostro Paese».