In arrivo un bando per sostenere progetti che promuovono il benessere dei bambini e dei ragazzi tra 0 e 18 anni. I fondi – oltre 4,8 milioni di euro – vengono messi a disposizioni grazie alla legge 285/1997 che riguarda appunto la «promozione di diritti e di opportunità per l’infanzia e l’adolescenza».
Con queste risorse, gli Assessorati alle Politiche sociali e all’Educazione intendono realizzare, nell’arco di un biennio, una progettualità condivisa su vari obiettivi:
- aumentare il numero di minori che hanno accesso alle opportunità di benessere della città, con particolare attenzione ai gruppi più vulnerabili;
- sostenere la possibilità dei bambini di accedere alla prima educazione;
- ridurre il tasso di abbandono scolastico;
- rafforzare la coesione sociale e la genitorialità positiva;
- migliorare la capacità di ascolto dei desideri e delle esigenze dei minori e delle loro famiglie;
- valorizzare le loro competenze;
- ripensare e promuovere le strategie cittadine per promuovere il benessere di tutti.
La progettualità riguarderà tutta la città, ma sarà avviata a partire dai territori di Corvetto, Niguarda e Selinunte. Il Comune individuerà dei partner attraverso una procedura ad evidenza pubblica.
Tra i progetti ammessi al finanziamento quelli che puntano alla realizzazione di servizi di sostegno alla relazione genitore-figlio di contrasto alla povertà e alla violenza, quelli che sperimentano servizi socio-educativi per l’infanzia nuovi, quelli che mettono in campo iniziative ricreative per il tempo libero e quelli che sviluppano azioni di sostegno economico per le famiglie che abbiano al loro interno minori con disabilità.
Il tentativo è quello di interpretare le grandi trasformazioni che hanno investito la città in questi anni, agendo sui quartieri, soprattutto su quelli che hanno risentito maggiormente degli effetti della crisi e non sono riusciti a beneficiare del momento positivo che vive la città. Sotto il profilo educativo, ad esempio, la quota di residenti laureati supera il 42% all’interno della cerchia dei Bastioni, ma si ferma al 12% in alcune zone più periferiche. Una distorsione che può essere corretta aiutando i minori che hanno meno possibilità a studiare e vincendo la sfida contro la disparità di accesso all’istruzione.
Un altro obiettivo è quello per l’integrazione dei minori residenti stranieri che sono circa 54mila, il 19% della popolazione straniera residente nel 2018.
Infine, l’aumento delle famiglie monoparentali o composte da genitori divorziati che si risposano, porta con sé una frammentazione che può rendere i bisogni dei minori ancora più complessi e apre a nuove sfide per il sistema di welfare.
«Quello della povertà educativa, soprattutto quando riguarda i bambini molto piccoli – dichiara l’assessore all’Educazione Laura Galimberti – è un tema fondante per la nostra città. Da esso non si può prescindere quando si discute del futuro di Milano. Per questo è fondamentale che gli Assessorati all’Educazione e quello alle Politiche sociali collaborino per creare delle sinergie che favoriscano il coinvolgimento in progetti di qualità del maggior numero possibile di bambini e ragazzi, a partire da quelli in condizioni di maggiori fragilità. È importante inoltre partire dalle scuole, dove i bimbi passano la maggior parte della loro giornata, per poi arrivare a un coinvolgimento più significativo anche delle loro famiglie. Con questo obiettivo in mente andiamo avanti».
«Il Comune di Milano – commenta l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino – dimostra ancora una volta con azioni concrete la volontà di essere in prima fila a supporto dei diritti dei minori. Lo scorso febbraio avevamo annunciato l’avvio di dieci progetti contro il bullismo e oggi siamo lieti di dire che non ci fermiamo, ma anzi proseguiamo il nostro impegno per una città sempre più costruita su misura per i propri abitanti, anche per quelli più piccoli. In particolare, vogliamo avviare nei nove Municipi altrettante case per bambini e ragazzi dove possano trovare una prima risposta ai loro bisogni, orientamento e informazioni e avere a disposizione un luogo che possano percepire come sicuro».
Grazie all’utilizzo dei fondi assegnati al Comune di Milano sono stati realizzati tra il 1998 e il 2017 circa 480 progetti per un importo complessivo di quasi 70 milioni di euro che hanno permesso di coinvolgere almeno 100mila piccoli milanesi nelle attività finanziate.