20 maggio 2019
Inaugurati due servizi del Comune di Milano dedicati alle persone più fragili.
La nuova sede del CASC (Centro aiuto della Stazione centrale) – che nel periodo dell’emergenza sbarchi aveva accolto migliaia di migranti – si sposta da via Ferrante Aporti a via Sammartini 120 (Municipio 2). Il nuovo centro, completamente rinnovato, si occupa di fornire una prima assistenza ai senza fissa dimora. Gli uffici saranno aperti dalle 9 alle 20 dal lunedì al venerdì e dalle 12 alle 21 il sabato e la domenica. Si può interagire col centro anche segnalando direttamente persone in difficoltà chiamando il numero unico 02.8844.7646, attivo 24 ore su 24.
La nuova struttura – in comodato d’uso da Grandi Stazioni retail – propone un nuovo approccio al problema di chi vive sulla strada. Innanzitutto la nuova sala di prima accoglienza è di oltre 200 metri quadrati (contro i 20 della precedente sede) e ha abolito il vetro separatorio, per favorire un rapporto più diretto con l’utente. Cambia anche la modalità di ascolto: chi si presenta agli sportelli incontrerà subito un operatore che cercherà di comprendere le sue necessità per indirizzarlo successivamente a un colloquio più approfondito, garantendo così procedure e risposte più veloci.
In un secondo momento, è prevista l’apertura anche di sportelli dedicati a tematiche specifiche, quali l’orientamento legale, i ritorni volontari assistiti e il progetto “Inps per tutti” per indirizzare che è in difficoltà verso le misure di sostegno al reddito più adatte alla sua situazione.
Nei prossimi mesi, nel centro verrà organizzata anche una sala ristoro e di un angolo lettura.
Lo spazio verrà inoltre aperto al quartiere con feste e momenti di aggregazione, con l’obiettivo di integrare il servizio con il tessuto sociale in cui sorge.
Il nuovo centro per i minori stranieri non accompagnati in via Zendrini 15, quartiere Primaticcio (Municipio 6): un ambiente di oltre 500 metri quadrati su due livelli, con giardino interno e giochi per i piccoli, che può ospitare fino a 12 minori. Si tratta di un centro di prima accoglienza e assistenza che riunisce al suo interno tutti i servizi ed è in grado di accompagnare i minori per il lungo periodo procedurale previsto dalla legge e della conseguente assegnazione di un posto nelle apposite comunità di seconda accoglienza. Per questo saranno attivi in loco operatori specializzati, quali assistenti sociali, mediatori culturali, educatori e psicologi, che sosterranno il lavoro di operatori addetti alle identificazioni e alle segnalazioni all’autorità giudiziaria fino alla nomina dei tutori volontari che successivamente seguiranno i giovani.
La scommessa del nuovo centro è la capacità di mettere insieme e far collaborare congiuntamente istituzioni diverse ed organizzazioni del privato sociale milanese per aiutare ragazzi, spesso traumatizzati o vittime di abusi lungo il viaggio verso l’Europa, ad affrontare questo percorso più serenamente e avviare di un percorso di accoglienza strutturato.
I numeri dell’accoglienza del 2018 a Milano: 673 minori stranieri non accompagnati ospitati nelle comunità educative, di cui 227 egiziani, 60 albanesi, 56 kosovari, 50 gambiani e 33 marocchini.