5 maggio 2019
In questi anni le periferie di Milano, fra tante difficoltà, hanno costruito reti straordinariamente vitali, fatte di creatività, cultura, solidarietà e partecipazione civica: il 1° Festival del Corvetto è stata l’occasione per raccontarlo un po’.
Dal 3 al 5 maggio si sono svolte tre giornate di musica, camminate, libri, ragionamenti, pranzi, cene, fotografia, performance di strada, graffiti e danza, promossi dal Comune di Milano, dalle associazioni, dai commercianti della Rete Corvetto e dalle persone che ogni giorno si impegnano con orgoglio in questa zona storica e popolosa della città ai confini del Municipio 4.
Ogni giorno e in diversi orari uno dei luoghi del quartiere è diventato posto di ritrovo, incontro e festa per gli abitanti e i commercianti: si è scoperto così che la cosa più importante è conoscersi e riconoscersi come anima vitale e capace di costruire legami all’interno del quartiere. Momenti di incontro e socializzazione legati al cibohanno animato i giochi e i laboratori del city farm del Centro Nocetum, nell’antica cascina Corte San Giacomo di proprietà del Comune di Milano interamente ristrutturata dall’associazione e che mette a disposizione un ampio spazio verde con giochi per i bambini, una fattoria urbana con gli animali e un orto didattico. Nello spazio WeMi di via Piazzetta 2, gli abitanti del quartiere hanno trovato il fotografo Settimio Benedusi che ha dato vita all’iniziativa “Metteteci la faccia”, realizzando – grazie a un apposito set allestito all’aperto – dei ritratti da attaccare su una parete come parti di una grande installazione. Presso l’Arci Corvetto di via Oglio 21 si è svolto lo spettacolo “Raccontami di te”, realizzato dai centri diurni per disabili di via Anfossi, Barabino, Gonzaga e dalle residenze per anziani “Casa per coniugi” e “Virgilio Ferrari”.
Tra gli appuntamenti anche il tour in bicicletta nel parco della Vettabbia e nei campi alla scoperta delle esperienze di innovazione agricola nate nell’ambito del progetto Uia/Open Agri e la “cerimonia di panificazione collettiva” con la guida del maestro panificatore Davide Longoni. E poi, al mercato comunale di piazza Ferrara 2, sono stati presentati i patti di collaborazione esistenti al Corvetto e molto altro ancora.
Bello anche il coinvolgimento degli studenti dell’Itsos Albe Steiner, l’ultimo edificio del sud di Milano prima dell’aperta campagna che fa capo all’antica Abbazia di Chiaravalle, istituto con 900 allievi di cinema, grafica e fotografia: gli studenti sono stati i “reporter” del Festival, girando per il loro quartiere per filmare e fotografare.